Il tema della stabilizzazione dei precari è uno dei punti cruciali del mandato di Giuseppe Valditara al dicastero dell’istruzione. Nell’edizione odierna ‘Il Sole 24 Ore’ fa il punto della situazione ricordando i 217mila supplenti che attualmente siedono in cattedra che però rappresentano solo una piccola parte dei docenti perché nelle graduatorie (Gae o Gps) si contano 1,9 milioni di inclusioni, che arrivano a 500mila considerando i soggetti con almeno tre anni di servizio negli ultimi undici o 138mila i prof già abilitati.
Come fare ad arrivare all’assunzione di quei 70mila prof promessi dal governo Draghi all’interno del Pnrr? Sempre secondo il quotidiano la proposta più probabile è quella di favorire 25-30mila assunzioni dei soli precari abilitati (inseriti in Gae o Gps prima fascia) con obbligo formativo di 30 crediti e con prova scritta e orale da svolgere alla fine di un anno a tempo determinato. E nel 2024 ci sarebbe una selezione ordinaria, magari con quota del 30% riservata ai precari. Ma serve prima l’ok della commissione europea.
Come si sa però, servono ancora i decreti attuativi, attesi dal luglio scorso e sui quali ancora i ministeri dell’Istruzione e dell’Università discutono.
Ancora ‘Il Sole 24 Ore’ ricorda altri due aspetti fondamentali, il primo riguarda il docente tutor, più volte ricordato da Valditara, che dovrà avere una formazione specifica, sarà retribuito di più e dovrà personalizzare la didattica con l’obiettivo di ridurre la dispersione scolastica. L’altro è la trattativa sul rinnovo della parte normativa del contratto che ricomincia all’Aran.