Ragazzi uccidono anatra tra le risate e fanno girare il video sui social. Il dibattito: I genitori diranno che era già morta

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Ancora atti di barbara violenza da parte di ragazzi, ancora una volta nei confronti di animali indifesi. Stavolta dei giovanissimi hanno ucciso un’anatra tra le risate, riprendendo la scena e diffondendo il video sui social. Lo riporta La Repubblica.

Escalation di violenza

I ragazzi hanno trovato l’animale per strada. Da qui la decisione, assurda, di prenderlo a bastonate fino a causarne la morte. Tutto è avvenuto a Rodi Garganico, nel foggiano. Il video dell’atto violento è stato diffuso dall’associazione Lndc Animal Protection.

Nel filmato si vede un gruppo di giovani che incita un ragazzo armato di bastone a urinare sull’animale e a colpirlo, mentre è già agonizzante, per finirlo, cosa che avviene poco dopo. Il tutto accade tra le risate del gruppo. Solo una voce si alza a un certo punto per dire: “Basta!”, ma resta inascoltata.

L’associazione ha già provveduto a inoltrare denuncia, al momento contro ignoti, alla Procura della Repubblica di Foggia “nel tentativo di fare chiarezza sul video e risalire agli autori del gesto”. “Torno ancora una volta a lanciare l’allarme sulle nuove generazioni – sottolinea Piera Rosati, Presidente Lncd Animal Protection – perché i tanti fatti di cronaca di questo tipo registrati nell’ultimo periodo dimostrano che c’è una vera e propria emergenza. Pensare che queste siano soltanto bravate o ragazzate è ingenuo e pericoloso, perché è ormai scientificamente provato che i soggetti che compiono questi atti in gioventù hanno grandi probabilità di replicarli in maniera sempre più violenta in età adulta anche nei confronti delle altre persone”.

Qualche settimana fa abbiamo dato notizia dell’orribile uccisione di una capretta in un agriturismo di Anagni ad opera di alcuni ragazzi. Il fatto, ripreso da alcuni presenti tra le risate, ha scioccato l’opinione pubblica per la crudeltà immotivata e per il fatto che alcuni genitori dei responsabili del gesto, che in tutto sono quattordici, tra cui anche maggiorenni, li hanno difesi a spada tratta.

Il 17enne che avrebbe materialmente dato calci al povero animale, uccidendolo, è sotto scorta. Il motivo? Il suo nome e la sua foto sono trapelati in tutta la sua cittadina, Fiuggi, e il giovane ha iniziato a ricevere insulti e minacce che, come afferma il suo legale, sono costanti.

Il ragazzo starebbe quindi vivendo una situazione insopportabile. Per questo il suo avvocato ha chiesto e ottenuto una protezione particolare per il ragazzo all’entrata e uscita dall’istituto superiore da lui frequentato: temendo che possa accadergli qualcosa quando si reca a scuola, è stato stabilito che le forze dell’ordine controllino eventuali situazioni che potrebbero verificarsi ai suoi danni. Per le stesse minacce è stato rinviato il suo interrogatorio che già si era deciso di fare in un luogo protetto e tenuto riservato. 

Sono moltissimi i commenti su Facebook che condannano il tutto. In molti attaccano i genitori, credendo che, probabilmente, anche in questo caso, non faranno altro che difendere i figli. Eccone alcuni:

“Il guaio è che questi giovani sono dissociati dalle azioni….non hanno alcun senso di responsabilità come se la vita fosse una realtà virtuale”.

“Ottimo risultato direi. Mai dare sberle ai figli. Complimenti ottimo lavoro”.

“Qualche magnanimo genitore, di uno di quei prodi, dirà che l’animale era già morto”.

“Complimenti ai genitori per l’educazione! Lavori sociali a loro e a quei mostri che hanno generato e che non hanno rispetto della vita!”.

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