Il push-up del soleo: il movimento del polpaccio per bruciare grassi dalla scrivania

Spread the love

di Cristina Marrone

Secondo gli scienziati di Houston alzare e abbassare il muscolo migliora la fluttuazione della glicemia e raddoppia il tasso di metabolismo dei grassi al pari di una camminata

È il sogno di tutti i pigri: bruciare grassi stando alla scrivania. È possibile? Magari non proprio come fare una corsa o giocare una partita a tennis ad alta intensità, però sembra che un piccolo movimento del polpaccio possa effettivamente limitare gli effetti negativi dello star fermi e seduti, potenziando le attività metaboliche del corpo, al pari di una camminata. A scoprirlo sono stati gli scienziati dell’Università di Houston i Texas guidati dal professor Marc Hamilton, docente di Salute e Human Performance.

I rischi della sedentarietà

Indipendentemente dal livello di attività fisica di una persona, è stato dimostrato che stare seduti troppo aumenta il rischio di malattie cardiache, diabete, demenza e altro ancora. Oltre la metà di tutti gli adulti americani e l’80% delle persone con più di 65 anni convive con problemi metabolici causati dal diabete o dal prediabete. Avere un basso tasso metabolico da seduti è particolarmente problematico per le persone ad alto rischio di malattie metaboliche legate all’età come la sindrome metabolica e il diabete di tipo 2. Soluzioni metaboliche innovative potrebbero contribuire alla prevenzione di queste malattie.

Il muscolo del soleo

Il movimento «magico» studiato riguarda il muscolo del soleo, che si trova nella zona del polpaccio e rappresenta solo l’1% del nostro peso corporeo: muovendolo con quella che gli scienziati hanno definito Soleus Pushup (SPU). «La sua corretta attivazione è in grado di sostenere un elevato metabolismo ossidativo locale per ore, regolando la glicemia in modo più efficace di altri metodi come il digiuno intermittente o l’esercizio, utilizzando un carburante diverso» dice Marc Hamilton che ha pubblicato il lavoro su iScience. «Non avremmo mai immaginato che il soleo avesse questa capacità. Fino ad oggi nessuno aveva mai studiato come utilizzarlo per migliorare la nostra salute». «La ricerca è senza subbio originale e per molti versi innovativa» conferma Gianfranco Beltrami, vice presidente della Federazione Italiana Medico Sportiva. «Da tempo sono noti i danni della sedentarietà e soprattutto gli svantaggi legati ad prolungata immobilità stando seduti alla scrivania, situazione che favorisce sovrappeso , malattie metaboliche e cardiovascolari . Per questo ogni contributo per limitare questi danni è un mattoncino importante»

Il meccanismo

Nel loro studio gli scienziati hanno scoperto infatti che l’attivazione del soleo, invece di scomporre il glicogeno, il tipo di carboidrato utilizzato per alimentare l’esercizio muscolare, brucia i grassi e altri tipi di carboidrati. «Il soleo dipende dal glicogeno in percentuali molto inferiori al normale e questo contribuisce a supportalo a lavorare per ore senza fatica» dicono i ricercatori

Come si esegue l’esercizio

Come si esegue il push-up del soleo? Bisogna mettersi seduti con i piedi interamente appoggiati a terra, mantenendo i muscoli rilassati. A questo punto vanno alzati al massimo i talloni, facendo attenzione a mantenere ferma a terra la punta e poi si torna alla posizione iniziale. Secondo i ricercatori questo movimento è l’opposto di quello della camminata, che utilizza invece la minor quantità di energia possibile. Il push-up del soleo utilizza molta energia, anche se di tipo diverso.

I benefici

Durante i test si è visto che questo esercizio portava a un miglioramento del 52% della fluttuazione della glicemia e al 60% in meno del fabbisogno di insulina nelle 3 ore successive all’ingestione di una bevanda a base di glucosio. E raddoppiava anche il tasso di metabolismo dei grassi, riducendo il livello complessivo di grasso nel sangue (che è quello che contribuisce al colesterolo alto). «I push up del soleo- prosegue Beltrami – rappresentano una soluzione sicuramente utile ,anche se molto monotona , per migliorare la salute di chi è costretto a stare seduto per molte ore al giorno in quanto si è visto che non è sufficiente fare attività fisica qualche ora alla settimana se poi tutte le altre ore delle giornate si trascorrono immobili, seduti o in macchina o a letto. Sono noti altri studi che hanno confermato l’utilità di una postazione di lavoro in piedi che consente di bruciare più grassi, favorisce la circolazione ed una corretta postura. Lavorando in piedi si consumano infatti circa 200 calorie in più come se facessero 30 minuti di cyclette ogni giorno. Sicuramente ogni movimento muscolare compreso quello ripetitivo di un piccolo muscolo come il soleo comporta un beneficio a livello metabolico e cardiovascolare ed ogni persona dovrebbe trovare il tempo, la motivazione e la costanza per dedicare una parte della giornata all’attività fisica per contrastare le malattie e mantenere una migliore efficienza non solo fisica ma anche mentale»

I limiti

Il lavoro dell’Università di Houston non è uno studio clinico, ma di laboratorio ed è stato svolto in condizioni controllate. I movimenti del push up del soleo, se eseguiti male potrebbero non raggiungere i risultati sperati. Gli stessi ricercatori sono consapevoli di questo limite ma sono ottimisti per il futuro, ritenendo che altre indagini sul campo porteranno a confermare come un corretto movimento biomeccanico, il pushup del soleo, potrebbe rappresentare un aiuto metabolico per chi ha uno stile di vita sedentario, senza muoversi dalla scrivania. No, non si tratta di un nuovo consiglio di fitness in grado di sostituire altre attività fisiche , lo dicono gli stessi ricercatori, ma un importante movimento fisiologico capace di sfruttare le caratteristiche speciali del muscolo ancora poco conosciuto: il soleo.

5 ottobre 2022 (modifica il 5 ottobre 2022 | 15:02)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

, 2022-10-05 13:06:00, Secondo gli scienziati di Houston alzare e abbassare il muscolo migliora la fluttuazione della glicemia e raddoppia il tasso di metabolismo dei grassi al pari di una camminata, Cristina Marrone

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.