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Polemica sul 25 aprile. L’Anpi: no alle bandiere della Nato. Il Museo della Brigata ebraica: «Parole ipocrite»

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di Giuseppe Alberto FalciIl presidente dell’Associazione dei partigiani Pagliarulo: «La Nato non è una sigla pacifista». Dureghello (Comunità ebraica di Roma): «Incoerente e strumentale» Gianfranco Pagliarulo, presidente dell’Anpi, si presenta in conferenza stampa per illustrare le celebrazioni della festa della Liberazione e scolpisce una serie di frasi sul conflitto fra Russia e Ucraina che innescano la polemica. Pagliarulo premette di essere sempre stato dalla parte di chi ha subito l’aggressione, l’Ucraina, allontanando così le critiche che sono piovute addosso all’Associazione nazionale dei partigiani per essere stata assai timida nei confronti dell’invasione russa. Poi, però, ribadisce la posizione contro il riarmo dell’Ucraina perché «potrebbe portare a una catastrofe», invia una stoccata al presidente Zelensky perché anche lì «ci sono vuoti democratici: il presidente ucraino ha sciolto una decina di partiti di opposizione recentemente». E poi mette in chiaro che «sarebbe sbagliato identificare la resistenza italiana con la resistenza Ucraina». In questo contesto a chi gli domanda dell’iniziativa della Brigata Ebraica di voler sfilare con le bandiere della Nato, Pagliarulo risponde: «Sono inappropriate. Non mi pare sia un’associazione pacifista». Sulle polemiche con la Comunità ebraica, prova a tendere la mano: «Manderò una lettera alla signora Dureghello (presidente della Comunità ebraica di Roma, ndr) chiedendole un incontro. Siamo sempre aperti». Tentativo fallito, perché Dureghello replica immediatamente: «La polemica con l’Anpi sul 25 aprile è diventata noiosa». Per la presidente della Comunità ebraica di Roma «è curioso che si sia detto no alle bandiere Nato e sì a quelle palestinesi: vuol dire che esiste un tema non solo d’incoerenza, ma anche di strumentalità politica». La polemica, dunque, esplode. Pochi minuti e interviene Davide Romano, direttore del Museo della Brigata Ebraica di Milano: «Ho sentito con sgomento la conferenza stampa di Pagliarulo e con dolore devo definire le sue parole ipocrite: non può dire di essere contro l’invasione di Putin e nel contempo criticare il riarmo ucraino. L’esercito russo da 50 giorni sta distruggendo l’Ucraina. Non armare Kiev significa permettere la continuazione di questo immondo stupro di un intero Paese davanti agli occhi del mondo». Critica l’Anpi anche il mondo della politica. Andrea Marcucci (Pd) è perentorio: «Non condivido la posizione dell’Anpi». Annamaria Bonfrisco (Lega): «Così ledono la memoria degli italiani e la Resistenza». Massimiliano Iervolino (Radicali italiani) auspica che il 25 aprile «siano benvenute tutte le bandiere, dalla Nato a quella dell’Ucraina». 15 aprile 2022 (modifica il 15 aprile 2022 | 21:53) © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-04-15 19:53:00, Il presidente dell’Associazione dei partigiani Pagliarulo: «La Nato non è una sigla pacifista». Dureghello (Comunità ebraica di Roma): «Incoerente e strumentale», Giuseppe Alberto Falci

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