Pensione d’ufficio o a domanda nel 2023? Chiariamo i dubbi

Per andare in pensione nel 2023 si può presentare anche domanda se quello d’ufficio scatta solo l’anno successivo.

I dipendenti della pubblica amministrazione che compiono i 67 anni sono posti a riposo d’ufficio per raggiunti limiti di età. Ma come funziona nel comparto scuola? Scopriamolo rispondendo alla domanda di una nostra lettrice che ci scrive:

Salve vorrei porvi il mio questo nell’ambito del pensionamento d’ufficio. Sono una dipendente della scuola appartenente al personale A.T.A. di ruolo dal 1990 .Compirò i 67 anni il 20/12/2023, essendo nato il 20/12/1956. Vi chiedo se potrò andare in pensione d’ufficio al 1 settembre 2023 o dovrò, forza maggiore andarmene i 1 settembre 2024 ?

Pensione a domanda o d’ufficio?

Nel comparto scuola il pensionamento d’ufficio il 1 settembre di ogni anno scatta per tutti i dipendenti che raggiungono i requisiti del pensionamento di vecchiaia entro il 31 agosto. Se si compiono i 67 anni entro il 31 agosto, quindi, si viene collocati a riposo d’ufficio il 1 settembre. Se gli anni si compiono dal 1 settembre in poi, invece, il pensionamento d’ufficio scatta il 1 settembre dell’anno successivo.

Ma per chi raggiunge i requisiti di pensionamento tra il 1 settembre ed il 31 dicembre il pensionamento il 1 settembre è possibile in ogni caso, ma bisogna presentare domanda di cessazione dal servizio. Questo significa che lei non è costretta a restare in servizio fino a settembre 2024 (ma se lo volesse sarebbe possibile) visto che compie i 67 anni entro il la fine del 2023. Se presenterà, entro la fine del 2022 entro i termini stabiliti annualmente dal MIUR, domanda di cessazione dal servizio e successivamente domanda di pensione all’INPS, il 1 settembre 2023 potrà andare in pensione, ma a domanda, non d’ufficio. Se, invece, vuol permanere in servizio per un altro anno non deve fare nulla ed il collocamento a riposo arriverà d’ufficio per il 1 settembre 2024.