Pensione di reversibilità del genitore: al figlio invalido solo in determinati casi

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La pensione di reversibilità del genitore spetta ai figli invalidi, ma solo a determinate condizioni.

La pensione di reversibilità, alla morte del pensionato, non spetta solo al coniuge superstite, ma in alcuni casi anche ai figli. Sempre a quelli minorenni, in alcuni casi anche ai maggiorenni studenti fino a 26 anni e ai maggiorenni inabili. Rispondiamo proprio su quest’ultimo caso, ad un nostro lettore che ci scrive:

Buongiorno chiedo scusa, sono invalido 80% mi spetta la reversibilità alla morte del genitore superstite.

La normativa stanzia anche al figlio totalmente inabile la pensione di reversibilità del genitore venuto a mancare. A patto che al momento del decesso sia dimostrato il mantenimento da parte di quest’ultimo. Se il figlio convive con il genitore il mantenimento è desunto, se non è residente va dimostrato.

Nel suo caso, però, manca il presupposto principale, ovvero l’inabilità lavorativa che presuppone l’invalidità al 100%. La norma, infatti, richiede che il figlio sia totalmente e permanentemente inabile al lavoro e non solo invalido civile. Pertanto con invalidità civile all’80% la pensione di reversibilità non è riconosciuta.

Può, in ogni caso, provare a chiedere un aggravamento della sua condizione sanitaria se ritiene di non essere in grado di lavorare e se le verrà riconosciuto il 100% di invalidità, in quel caso alla morte del genitore le spetterà la pensione di reversibilità. Ma il 100% di invalidità deve essere riconosciuto prima del decesso per poter vantare qualche diritto.

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