Orietta Berti attaccata dal Codacons: «Fa pubblicità occulta». La replica: «Ha un regolare contratto»

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di Redazione Spettacoli

Botta e risposta fra l’associazione e lo staff della cantante, testimonial di una capsule collection per una catena di supermercati

Orietta Berti nuovamente nel mirino del Codacons per quella che l’associazione ritiene una «pubblicità occulta»: al centro della polemica c’è la capsule collection di abbigliamento per Eurospin di cui la cantante è testimonial, mostrata in un paio di occasioni via Twitter. Il Codacons, e nella fattispecie l’Osservatorio permanente per la pubblicità istituito dall’associazione, ha segnalato la «pubblicità verosimilmente occulta o indiretta che si viene a concretizzare mediante la pubblicazione di un post su twitter, da parte della nota cantante e presentatrice Orietta Berti. Per come si può verificare dalle immagini postate sul social network, e segnalate all’Associazione dagli stessi utenti – prosegue il Codacons – Orietta Berti esibisce le nuove “capsule” di un noto marchio di supermercati mostrandole, enfatizzandone la qualità e dichiarando espressamente di consigliarne l’acquisto, ma omettendo di usare le diciture necessarie per identificare le pratiche pubblicitarie». Il riferimento è alle diciture #ad o «partnership pubblicitaria» che gli influencer sono tenuti a esplicitare su Instagram (dove Orietta non ha postato nulla) quando stanno reclamizzando dei prodotti.

Cari amici,

vi posso finalmente mostrare la nuova capsule di #EurospinItalia.

Questa linea di abbigliamento è versatile.

Io li indosso per fare delle belle passeggiate estive con i miei cagnoloni Otello e Olimpia.

Vi le consiglio@EurospinItalia #indossaeurospin@OriettaBerti pic.twitter.com/F0dtJTMuUD

— Orietta Berti (@OriettaBerti) July 27, 2022

Il manager di Orietta Berti, Pasquale Mammaro, ha replicato tramite l’Adnkronos spiegando che la cantante «ha un regolare contratto con Eurospin». «La Berti fa pubblicità occulta sul web? Non capiamo il motivo di questo ennesimo attacco contro chi lavora», ha detto Mammaro, ricordando anche il precedente episodio risalente all’estate scorsa, quando il Codacons fece un esposto per vietare la diffusione del videoclip di «Mille» (tormentone cantato con Fedez e Achille Lauro) perché conteneva un riferimento alla Coca Cola. «Noi lavoriamo in assoluta trasparenza, il Codacons dovrebbe informarsi meglio prima di lanciare accuse infondate», ha concluso Mammaro.

16 agosto 2022 (modifica il 16 agosto 2022 | 15:25)

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, 2022-08-16 13:32:00, Botta e risposta fra l’associazione e lo staff della cantante, testimonial di una capsule collection per una catena di supermercati, Redazione Spettacoli

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