Nuovo orientamento e docenti tutor: si parte o no? Anche nella scuola media? Il punto sullapplicazione delle linee guida

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Nelle nostre scuole sta per prendere avvio, solo per le classi III, IV e V degli istituti superiori, la nuova figura del docente tutor e orientatore. Ma come si stanno organizzando i dirigenti scolastici all’avvio dell’anno scolastico? E, soprattutto, cosa succederà nelle classi della scuola media e nelle I e II di quelle superiori?

Per scrivere queste righe ho sentito decine di dirigenti scolastici, sia delle scuole secondarie di primo grado sia di secondo grado. A tutti ho posto una domanda semplicissima: siete pronti a partire con l’applicazione delle nuove linee per l’orientamento? E in particolare: come organizzate i moduli da 30 ore? E i docenti tutor?

Le risposte sono state davvero molto diversificate.

La maggior parte dei dirigenti di scuola secondaria di II grado mi ha candidamente risposto che la parte che sarà applicata riguarda i tutor e i moduli da 30 ore per le classi III, IV e V.

E gli altri studenti? Per gli altri “ci pensiamo”. Del resto, dicono, è quanto scritto nella nota dei capi dipartimento (prot. n. 958 del 5 aprile 2023) che in parte lascia intravvedere un avvio parziale (“Le figure del docente tutor e quella dell’orientatore saranno attive a partire dall’anno scolastico 2023/2024, per consentire in via prioritaria l’avvio delle attività curricolari di orientamento destinate agli studenti delle circa 70 mila classi del secondo biennio e dell’ultimo anno della scuola secondaria di secondo grado”).

Segnalo che la circolare, sin dall’oggetto, riguarda solo la figura dei tutor (quelli che stanno concludendo la formazione Indire e che i dirigenti nomineranno entro settembre definendo la loro retribuzione annua che va da un minimo di 2.850 euro lordo Stato e un valore massimo pari a 4.750 euro lordo Stato). Infatti l’oggetto recita: “Avvio delle iniziative propedeutiche all’attuazione delle Linee guida sull’orientamento – A.S.2023-2024 – Il tutor scolastico: prime indicazioni”.

E per le classi I e II superiori?

Alla mia obiezione non trovo risposte convincenti. E del resto capisco: sarebbe davvero un bel problema dover nominare tutor anche per le classi I e II. Tutor non formati, e soprattutto non pagati come i colleghi del triennio.

Anche il Ministro accredita spesso questa versione. Ad esempio nell’intervista rilasciata domenica 3 settembre al Corriere della Sera alla domanda “stanno per debuttare i tutor, nuove figure professionali che avete formato quest’estate. Che cosa faranno?” così risponde: «saranno 37 mila e lavoreranno nell’ultimo triennio delle scuole superiori per far emergere le criticità e le potenzialità degli studenti e aiutarli nella costruzione di un percorso personalizzato, insieme ai docenti della classe».

E i moduli da 30 ore?

Ma i moduli per l’orientamento di 30 ore? Quelli chi li fa? Chi li progetta? Anche qui risposte diversificate. In molti casi si fa riferimento a moduli proposti dalle Università e che saranno rivolti al triennio (a tutte le classi? Improbabile e forse persino improponibile).

E comunque sia: per le classi prime e seconde niente?

Eppure nelle Linee Guida (D.M. n.  328 del 22/12/2022) al punto 7.1 – I moduli curricolari di orientamento nella scuola secondariasi legge: “le scuole secondarie di primo grado attivano, a partire dall’anno scolastico 2023-2024, moduli di orientamento formativo degli studenti, di almeno 30 ore, anche extra curriculari, per anno scolastico, in tutte le classi. Le scuole secondarie di secondo grado attivano a partire dall’anno scolastico 2023-2024:

– moduli di orientamento formativo degli studenti, di almeno 30 ore, anche extra curricolari, per anno scolastico, nelle classi prime e seconde;

– moduli curriculari di orientamento formativo degli studenti, di almeno 30 ore per anno scolastico, nelle classi terze, quarte e quinte).”

Il testo, onestamente, mi pare chiarissimo: nell’a.s. 2023/24 in tutte le classi (dalla prima media alla quinta superiore) devono partire i moduli di orientamento. E siccome – scrivono ancora le linee guida al punto 8.1 – “il contenuto di ciascun modulo di orientamento di almeno 30 ore è costituito dagli apprendimenti personalizzati, evidenziati dalla compilazione, in forma sintetica e nel dialogo con ogni studente, di un portfolio digitale” sarebbe necessario operare anche in vista della compilazione dell’e-portfolio che, per essere compilato in modo formativo dovrebbe essere gestito dagli studenti anche in rapporto con i tutor.

Insomma, moduli, E-Portfolio e tutor sono tra loro logicamente intrecciati e dovrebbero partire assieme per tutte le classi, sia della secondaria di primo che di secondo grado.

Allora la domanda diventa: le scuole secondarie di I grado sono pronte? Partono? E come?

Fra tutti un solo dirigente mi ha risposto con schiettezza: “Aluisi, non ci si capisce niente e molti colleghi aspettano. Ma noi in collegio abbiamo appena votato che partiamo con tutto: moduli da 30 ore, tutor e orientamento. Poi vedremo”.

Gli altri? Molti attendono.

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