Morto Enrico Della Torre, artista e poeta dalle tinte oscure

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di STEFANO BUCCI

Era pittore e incisore e rimase costantemente lontano dai centri di potere della cultura. Per gli ottant’anni la Germania gli dedicò una mostra importante

Aveva esordito nel segno del naturalismo, per poi trasformare la sua pittura in qualcosa di sempre più astratto e raffinato. Era nato in provincia (a Pizzighettone, Cremona, il 26 giugno 1931) ma Enrico Della Torre (foto), scomparso venerdì notte a 91 anni, a Teglio, «nella sua amata Valtellina», non è mai stato un pittore provinciale. Tutt’altro: pittore e incisore, ha saputo piuttosto dimostrare come quel suo essere rimasto costantemente lontano dai «centri di potere» dell’arte e dalle correnti più «alla moda» gli avesse regalato una dimensione internazionale e una grande indipendenza. E al suo paese natale Della Torre sarebbe rimasto così legato, nonostante si fosse poi stabilito a Milano, da curarne il Museo civico d’arte istituendo anche una sezione d’arte contemporanea.

Diplomatosi nel 1951 al Liceo di Brera e quattro anni dopo all’Accademia di Belle arti, Della Torre si era dedicato immediatamente alla pittura e all’incisione: una dualità «tecnica» che di fatto non risolverà mai come quella tra Milano e Teglio, in Valtellina, i due luoghi tra cui l’artista dividerà sempre, assieme alla moglie Christa Bert, la propria esistenza «fisica».

La poetica di Della Torre si affida a una ricorrente variazione di toni scuri che dal marrone tendono al nero e al blu, evocando proprio attraverso quelle tinte oscure un universo di presenze nascoste che si definiscono lentamente all’occhio di chi guarda. E che rivelano non solo il grande mestiere di Della Torre, ma anche le ragioni stesse del fascino irresistibile che le sue composizioni continuano a esercitare: da Inni alla notte del 1981, illustrazione per Hymnen an die Nacht di Novalis, a Paesaggio (1984), a Barca (1995).

Dopo la prima mostra personale nel 1956 alla Galleria dell’Ariete a Milano, Della Torre esporrà con regolarità in Italia e all’estero, specialmente in Germania, Austria e Svizzera, insegnando (dal 1992 al 1995) tecniche incisorie all’Accademia di Belle arti di Milano. Tra i riconoscimenti ricevuti: il primo Premio S. Fedele di pittura (1960) e il Premio della Triennale dell’Incisione al Museo della Permanente a Milano (1994). Nel 1999 Enrico Della Torre diventerà membro dell’Accademia nazionale di San Luca mentre nel 2011 è invitato alla 54ª Biennale di Venezia, Padiglione Italia. Per i suoi ottant’anni, tra il 2011 e il 2012 gli venne dedicata in Germania un’esposizione itinerante organizzata dalla Frankfurter Westend Galerie di Francoforte e nello stesso 2012 viene pubblicato da Skira il volume Enrico Della Torre. Catalogo generale dell’opera grafica, 1952-2012. I funerali di Enrico Della Torre si svolgeranno domani alle 11 a Teglio nella Collegiata di Sant’Eufemia, poi l’ultimo viaggio verso la tomba di famiglia, a Pizzighettone.

30 luglio 2022 (modifica il 30 luglio 2022 | 21:08)

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