Manovra 2024, tre miliardi per il rinnovo contratti pubblici, taglio cuneo fiscale solo per un anno, bonus asilo nido per secondo figlio. BOZZA Ddl

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La Legge di Bilancio 2024, con i suoi 91 articoli, porta con sé varie modifiche in diversi settori, tra cui previdenza sociale, sanità, e finanze pubbliche.

La bozza del disegno di legge propone una serie di aggiornamenti significativi, delineando così la roadmap finanziaria dell’Italia per il prossimo anno.

La bozza prevede un incremento del fondo per il rinnovo dei contratti pubblici con un’aggiunta di 8 miliardi nel prossimo biennio. Per il 2024, la cifra destinata è di 3 miliardi di euro, una somma destinata agli anticipi, determinati in misura fissa dalla legge. L’indennità annuale di vacanza contrattuale del 2023 verrà moltiplicata per 6,7, dando una chiara indicazione sulle prospettive di incremento. A questo fondo, vanno aggiunti ulteriori 3 miliardi di euro destinati al personale della sanità, suddivisi in 2,3 miliardi per i rinnovi contrattuali e 700 milioni per la defiscalizzazione degli straordinari.  Il Ministro della Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, aveva precedentemente menzionato un fondo di 8 miliardi di euro per i rinnovi nel 2024. Tuttavia, la manovra prevede ulteriori 5 miliardi, ma destinati al 2025. Il posticipo nell’erogazione degli aumenti, previsti dalla bozza, mostra una programmazione dilazionata nel tempo, anche se il ministro si è prontamente impegnato ad avviare le trattative per i rinnovi a partire da gennaio del prossimo anno.

Pensioni

La Legge di Bilancio propone un’indicizzazione all’inflazione modificata. Le sei fasce di rivalutazione, precedentemente stabilite al 100, 85, 53, 47, 37 e 32 percento, vedono ora un cambiamento con percentuali rinnovate: 100, 90, 53, 47, 37, 22. Soprattutto, la seconda fascia vede un miglioramento, anche se minimo, del 5%. Al contrario, l’ultima fascia vede una diminuzione del 10% nella rivalutazione.

Inoltre, si introduce la Quota 104 per l’anno 2024, permettendo una maggiore flessibilità nell’uscita dal mercato del lavoro a 63 anni con 41 anni di contributi, sebbene con una decurtazione per gli anni di versamento contributivo precedenti al 1996. Cambiano anche i multipli applicati a chi è nel sistema contributivo, con un inasprimento delle condizioni per l’accesso alla pensione anticipata.

Taglio del cuneo fiscale e altri stanziamenti

Gli stanziamenti per il 2024 includono anche 615 milioni di euro destinati alla carta ‘Dedicata a te’ e al Fondo indigenti. Inoltre, si assegnano ulteriori 282 milioni di euro al Fondo di garanzia per la prima casa.

Per l’anno 2024, è stata anche approvata una spesa massima di 400 milioni di euro per il contributo straordinario al bonus elettrico, esteso anche per il trimestre gennaio-marzo del prossimo anno.

Il taglio del cuneo fiscale viene rifinanziato solo per il 2024, con un’esenzione sui contributi previdenziali per i lavoratori dipendenti, escludendo quelli domestici, di 6 punti percentuali, a condizione che la retribuzione imponibile non ecceda un determinato importo mensile.

Inoltre, il canone Rai è ridotto a 70 euro per il 2024, con un contributo di 430 milioni di euro riconosciuto alla società per il miglioramento e l’ammodernamento del servizio pubblico radiofonico, televisivo e multimediale.

Bonus asilo nido

Per i nati dal 2024 in famiglie con un ISEE fino a 40.000 euro, nei casi in cui sia già presente un figlio di età inferiore ai dieci anni, è previsto un incremento del buono per asili nido, portandolo a 2.100 euro. Questo rappresenta un aumento significativo rispetto all’importo base di 1.500 euro stabilito nel 2019. Dalla Manovra emerge che, con l’aggiunta di 1.500 euro per chi ha un ISEE fino a 25.000 euro e di 1.000 euro per chi rientra nella fascia tra 25 e 40mila euro, il bonus totale raggiungerebbe ora 3.600 euro. Il costo previsto per queste modifiche si aggira intorno ai 240 milioni per il 2024, con un’escalation fino a 306 milioni all’anno dal 2029.

Congedo parentale

Un altro punto focale è la rivalutazione del congedo parentale. La nuova bozza propone due mesi complessivi di congedo (fino al sesto anno di vita del figlio) con una retribuzione dell’80% per il primo mese e del 60% per il secondo, che tornerà all’80% solo per il 2024. Questa è una modifica sostanziale rispetto alla precedente regolamentazione che prevedeva un mese di congedo retribuito all’80%.

Esonero dei contributi per le madri lavoratrici

Inoltre, dal 2024 al 2026, è previsto un esonero totale della quota dei contributi previdenziali per lavoratrici madri di tre o più figli con rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato, escludendo i rapporti di lavoro domestico, fino al compimento del diciottesimo anno di età del figlio più piccolo, con un limite massimo annuo di 3.000 euro. Una misura simile è prevista, in via sperimentale, anche per le lavoratrici madri di due figli.

Titoli di Stato fuori dal calcolo dell’ISEE

Proposta l’esclusione dei titoli di Stato dal calcolo dell’ISEE, insieme all’istituzione di un Fondo Nazionale per la lotta alla droga dotato di 5 milioni di euro all’anno. È previsto anche un aumento di 6 milioni nella dotazione del Fondo per il reddito di libertà per le donne vittime di violenza, mentre il trasferimento di risorse all’Azienda Pubblica di Servizi alla Persona (ASP) – Istituto degli Innocenti di Firenze è diminuito da 5 a 3 milioni.

IN AGGIORNAMENTO

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