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Manchester City-Atletico Madrid 1-0, De Bruyne sfonda le barricate; Benfica-Liverpool 1-3

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di Paolo Tomaselli

Gare di ritorno a campi invertiti mercoledì 13 aprile

La partita più bella e più lunga dell’anno, quella fra le due creature più complete e forti del campionato più difficile e spettacolare del mondo, ha già una squadra in leggero vantaggio. Anche se deve ancora cominciare.

Manchester City e Liverpool sono separate da un solo punto in campionato e domenica si giocheranno la Premier League nello scontro diretto in casa dei Citizens. Ma prima e dopo lo scontro diretto, ci sono i quarti di Champions a togliere energie fisiche e mentali nel momento più delicato della stagione.

E il Liverpool di Klopp in questo senso sta meglio, perché martedì sera dopo 34’ aveva già segnato due gol al «Da Luz» di Lisbona contro il Benfica, con Konaté e Mané, posizionandosi già sulla pista di decollo per la semifinale, contro la vincente di Villarreal-Bayern di oggi: il gol di Nunez nella ripresa (clamoroso liscio dello stesso Konaté a centro area) ha riacceso le speranze portoghesi, ma il 3-1 nel finale di Luis Diaz (pagato 60 milioni a gennaio dal Porto) sembra aver chiuso la qualificazione.

Tutto questo mentre sotto la pioggia battente, all’Etihad Stadium, il City di Guardiola si sottoponeva a una seduta di Cholismo contro l’Atletico Madrid: 70% di possesso palla per gli inglesi, un accerchiamento prolungato e snervante alla ricerca di un pertugio tra le maglie biancorosse. Dopo un primo tempo senza un tiro in porta, De Bruyne prima avverte Oblak su punizione (parata) poi entra in area su magnifico assist di Foden e segna con un diagonale preciso.

L’Atletico rimanda tutto alla sfida di mercoledì prossimo al Metropolitano di Madrid. Per Guardiola, nonostante il gol di vantaggio (al quale Pep esulta in modo liberatorio) è comunque un bel pensiero in più in vista della super sfida di domenica.

E «pensiero» non è un concetto casuale, dato che il suo «overthinking», il troppo pensare fino ad essere cervellotico in alcune scelte chiave, è sempre oggetto di dibattito. Magari in contrapposizione con il calcio più diretto di Klopp. Non per nulla, proprio alla vigilia della prima sfida europea tra City e Atletico, Pep si era lanciato in una tirata molto sarcastica:«Sono cervellotico in Champions, è vero. Creo sempre nuove tattiche e idee: ne vedrete una nuova. Penso davvero troppo, per questo ho buoni risultati. Del resto sarebbe noioso giocare sempre allo stesso modo, non vi pare? Ma la gente non può pensare che si debba avere lo stesso approccio contro l’Atletico o contro il Liverpool: i movimenti sono diversi e i giocatori anche. Io devo adattarmi e sistemare le cose. Per questo amo pensare troppo e creare tattiche stupide e quando non vinco vengo punito per questo. Prenderò ispirazione per provare tattiche incredibili: domani giocheremo in dodici».

Sarebbe stato utile, ma l’intuizione di Foden — entrato due minuti prima al posto di Mahrez — per adesso è sufficiente per togliersi quel cerchio alla testa che ti procurano il gioco di Simeone e il calendario congestionato: quella di domenica per Guardiola non sarà l’unico faccia a faccia contro il Liverpool, perché il 16 aprile, dopo il ritorno dei quarti a Madrid, si replica nella semifinale di FA Cup. La sfida da due miliardi — il valore di mercato delle due rose — è una partita doppia. Con il Cholo terzo incomodo, per il City è anche qualcosa in più

5 aprile 2022 (modifica il 5 aprile 2022 | 23:01)

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, 2022-04-05 22:44:00, Gare di ritorno a campi invertiti mercoledì 13 aprile, Paolo Tomaselli

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