M5S, il passo falso e lavviso di Conte: Non suonino le campane a morto

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di Emanuele BuzziIl presidente del Movimento 5 Stelle: Letta festeggia ma consegna il Lazio alla destra. La candidata Donatella Bianchi: Comunque un buon risultato. Gli ex M5S si riorganizzano L’Opa del Movimento sul Pd segna una battuta d’arresto. I risultati delle Regionali suonano come un brusco risveglio per Giuseppe Conte, al punto da suscitare qualche contestazione interna. I 5 Stelle sono come lista al 3,9 % in Lombardia e all’8,9% nel Lazio. Uno stop ammesso anche dal leader che sostiene: Un risultato assolutamente non soddisfacente. E continua: Qualcuno suona gi le campane a morto per il Movimento ma io non esagererei. Non faccio affidamento sui sondaggi ma ne appena uscito uno che ci vede in crescita a livello nazionale. Conte, che contestualmente ha rilanciato l’azione sui territori, lancia una stoccata al Pd: Ascoltare il redivivo Letta che dalle dichiarazioni entusiastiche sembra volere stappare bottiglie di champagne sulla performance del Pd, dopo che nel Lazio c’ un candidato indicato da Letta e Calenda e dopo che il centrosinistra ha governato per 10 anni e ora consegna la Regione al centrodestra, osserva Conte, francamente non ci trovo nulla da festeggiare. E la candidata governatrice del Lazio, Donatella Bianchi, aggiunge: Con l’11,2% abbiamo ottenuto in ogni caso un buon risultato. Ma qualche voce si leva (anche se la maggioranza contiana rimane fedele al presidente, come Michele Gubitosa che afferma: Il lavoro appena cominciato). Male, male. E ancora: Imbarazzante. L’ambizione per i 5 Stelle era quella di arrivare in doppia cifra in Lombardia e crescere di qualche punto nel Lazio, sfiorando il 20%. Il confronto, pi che con le precedenti Regionali, era con le Politiche di settembre, le prime elezioni sotto la guida di Conte: al Senato il M5S era al 7,3% in Lombardia e al 14,8% nel Lazio. Cinque anni prima, alle Regionali del 2018, le liste stellate segnavano numeri da record 17,8% in Lombardia e 22% nel Lazio. A pesare sul risultato, probabilmente, il mancato radicamento degli stellati al Nord, da sempre vero tallone d’Achille, ma nel M5S c’ chi accusa il leader — eletto alla Camera proprio in Lombardia — di essersi appiattito troppo a sinistra, senza per allargare la base dei fedelissimi. Di sicuro, il risultato del voto ha dato slancio agli ex stellati. Sono in vista nuovi progetti: Barbara Lezzi e Nicola Morra dovrebbero lanciare a breve un nuovo soggetto politico con l’obiettivo di raccogliere trasversalmente i delusi dai vari partiti. 13 febbraio 2023 (modifica il 13 febbraio 2023 | 22:31) © RIPRODUZIONE RISERVATA , , https://www.corriere.it/rss/politica.xml,

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