M5S, Di Maio: «Non possiamo stare al governo e attaccarlo un giorno sì e uno no»

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di Redazione Online Il ministro degli Esteri parla di «ambiguità che non condivide». Il riferimento alle critiche del leader Conte al governo «Non possiamo stare nel Governo e poi, un giorno sì e un giorno no, attaccare il governo»: il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, parlando ai cronisti nei pressi della Camera, replica alle critiche del leader dei 5 Stelle Giuseppe Conte. La linea anti Draghi contro l’invio di nuove armi in Ucraina, per il leader Conte è ormai un mantra.E, nonostante i fedelissimi dell’ex premier neghino, con nettezza, di voler aprire una crisi in un momento così delicato, i segnali che l’ex presidente del Consiglio punti ad un appoggio esterno al governo Draghi sembrano sempre più netti. Segnali che evidentemente non piacciono al ministro degli Esteri. «Meno autoreferenzialità»Secondo Di Maio, nel Movimento 5 Stelle «serve meno autoreferenzialità» e un «grande sforzo di democrazia interna. Non veniamo da una storia che si è distinta per democrazia interna ma nel nuovo corso devono esserci più inclusività e dibattito interno», propone. E poi analizza il risultato delle elezioni: «È normale che l’elettorato sia disorientato ma alle elezioni amministrative non siamo andati mai così male». Secondo Di Maio «non si può risolvere l’analisi del voto facendo risalire i problemi all’elezione del presidente della Repubblica». Per Di Maio, «basta dare colpe», piuttosto bisogna assumersi le proprie «responsabilità». «No a decisioni che disallineano l’Italia da Ue e Nato»Netta anche la posizione sula guerra: «Stiamo gestendo una guerra in Ucraina provocata dalla Russia che richiede il massimo sforzo diplomatico. Io non credo che sia opportuno assumere decisioni che di fatto disallineano l’Italia dall’alleanza Nato e dell’alleanza europea». Per Di Maio, non è «opportuno mettere nella risoluzione che impegna il presidente del Consiglio ad andare in Consiglio Ue della frasi o dei contenuti che ci disallineano di fatto dalle nostre alleanze storiche perchè l’Italia non è un paese neutrale, è un Paese che è dentro alleanze storiche da tanto tempo grazie ai nostri padri fondatori». 16 giugno 2022 (modifica il 16 giugno 2022 | 13:06) © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-06-16 11:50:00, Il ministro degli Esteri parla di «ambiguità che non condivide». Il riferimento alle critiche del leader Conte al governo, Redazione Online

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