Liste elezioni 2022, va «in scena» Gina Lollobrigida. A Roma i duelli tra le anime dem

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di Adriana Logroscino Si apre la settimana decisiva per il deposito delle candidature. La Lega punta su Chirico e Borselli, Forza Italia su Incocciati e Crosio per Fratelli d’Italia Nel collegio Campania 1 potrebbe materializzarsi il duello tra il presidente del M5S Giuseppe Conte e l’ex capo politico grillino, oggi leader di Impegno Civico, Luigi Di Maio. Il quadro si chiarirà non prima di martedì, quando si svolgeranno le Parlamentarie Cinque Stelle che questa volta misureranno il gradimento degli iscritti anche sui nomi proposti da Conte. Tra questi, sempre in Campania, roccaforte grillina, potrebbero figurare l’ex procuratore antimafia Federico Cafiero De Raho e Dario Vassallo, fratello di Angelo, sindaco di Pollica assassinato nel 2010. A Latina, invece, gli elettori troveranno sulla scheda il nome di un mito: Gina Lollobrigida si candida all’uninominale e in tre circoscrizioni proporzionali con Italia Sovrana e Popolare, la lista che mette insieme quindici tra associazioni e movimenti, uniti nel nome del «dissenso antisistema». Tra i leader ci sono Marco Rizzo e Antonio Ingroia. Proprio l’ex magistrato, ora avvocato, avrebbe reclutato la Lollo, sua assistita, nel nome della di lei passione (politica) per Fidel Castro. Italia Sovrana e Popolare sta ancora raccogliendo le firme: «Nelle piazze le persone si mettono in fila per noi — dice Rizzo —, supereremo agilmente lo sbarramento del 3%». La prossima sarà la settimana decisiva per il deposito delle candidature, la cui scadenza è fissata per il 22 agosto. Ma il Pd si è dato la missione di chiudere prima : la direzione dedicata a licenziare nomi di listini e collegi, è prevista per il giorno di Ferragosto. Ma il lavoro per definire e condividere una griglia intorno alla quale ottenere l’ok di capicorrente e segretari regionali è iniziato. Nel braccio di ferro avviato dagli under 40 che invocano un rinnovamento anche anagrafico delle liste, intanto, c’è una vincitrice (temporanea, come tutte le svolte, fino al deposito delle liste): la trentunenne dei Giovani democratici Caterina Cerroni dovrebbe spuntare la candidatura in posizione utile all’elezione. I dirigenti di Toscana ed Emilia-Romagna, protagonisti della battaglia per difendere i loro collegi sicuri per il centrosinistra da «paracadutati da Roma», segnano anche loro qualche punto: Emma Bonino non sarà candidata a Bologna ma a Roma (Senato) e Susanna Camusso non a Firenze ma in Campania (Senato), dove correrà anche Dario Franceschini (Camera). Inoltre alla lista di candidati sicuri espressione del territorio emiliano-romagnolo (Schlein, Cuppi, Zampa, Manca, Delrio) il partito locale ha aggiunto ieri altre due donne: Enza Rando, modenese, vice presidente di Libera, e Oiudad Bakkali, vice segretaria regionale di origini marocchine. Piero Fassino potrebbe dover rinunciare a cercare la conferma in Emilia-Romagna, per un collegio in Piemonte. Caduto, a quanto pare, il veto del partito locale su Pierferdinando Casini, destinato a essere ricandidato a Bologna, come cinque anni fa. Così come in Toscana restano confermati i nomi dei leader delle forze alleate Fratoianni, Bonelli, Speranza e Della Vedova, considerati «stranieri» dagli amministratori locali. Nel collegio di Roma 1 il Pd «non regalerà a Calenda la visibilità che si augura», dicono dal Nazareno, schierando un big. Nicola Zingaretti sarà capolista nel proporzionale e l’avversario del leader di Azione potrebbe essere Paolo Ciani di Demos. Nel Lazio, però, infuria anche una battaglia tra le anime dem: con Zingaretti potrebbe tentare la via del parlamento il suo assessore Massimiliano Valeriani. Un ingresso che ridurrebbe lo spazio per l’uscente Roberto Morassut. E sono insistenti le voci di un posto sicuro per Marco Bentivogli, ex segretario della Fim Cisl. Dentro Lega e Forza Italia chi è impegnato a cercare l’incastro tra nomi e caselle, negli ambitissimi collegi o ai primi posti dei listini proporzionali, deve sfuggire alle chiamate degli uscenti per non allertare quelli che rischiano di restare fuori. Nella Lega l’orientamento è a non rinunciare a qualche volto noto come Annalisa Chirico, giornalista e imprenditrice, e Hoara Borselli, attrice, e, forse, l’ex pallavolista Luigi Mastrangelo. Tra gli azzurri si punta su campioni di preferenze dai territori per trainare il simbolo al proporzionale. Ma potrebbe riprovarci anche l’ex calciatore Giuseppe Incocciati, candidato non eletto nel 2018. Tra i nomi che circolano per FdI, anche un ex leghista utile per rafforzarsi al Nord: Jonny Crosio, che è stato in parlamento con il Carroccio fino al 2018 e che pochi mesi fa ha aderito al partito guidato da Giorgia Meloni. 13 agosto 2022 (modifica il 13 agosto 2022 | 23:55) © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-08-13 21:23:00, Si apre la settimana decisiva per il deposito delle candidature. La Lega punta su Chirico e Borselli, Forza Italia su Incocciati e Crosio per Fratelli d’Italia,

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