Letta chiude al presidenzialismo: «La vera Meloni è quella di Vox»

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di Adriana Logroscino

«Bicamerale o no, non è questione di metodo ma di obiettivi». L’affondo sulla rivale: le sue idee condivise con i post franchisti

Nessuna riforma costituzionale in senso presidenzialista. Nemmeno con una bicamerale. L’altolà di Enrico Letta alla proposta avanzata, come una sorta di compromesso, da Giorgia Meloni, è netto. «Noi ci opporremo ad ogni costo al presidenzialismo, bicamerale o non bicamerale — ha chiarito il segretario del Pd — perché non è questione di metodo, ma di obiettivi».

Il segretario dem spiega così la posizione del suo partito: «Anche noi vorremo discutere di riforme assieme agli altri ma le nostre riguarderanno le parti non centrali della Costituzione». La visione della presidente di Fratelli d’Italia, secondo Letta, invece, oltre a rivoluzionare la forma di governo fissata dai costituenti, è troppo lontana dalla sua per pensare a una composizione in commissione bicamerale. «Il vero progetto di Meloni — avverte durante un comizio a Cagliari — è in quel discorso che fece in Spagna, di fronte alla platea di Vox, partito post franchista. Non è nei discorsi moderati che fa ora, in campagna elettorale». Dall’infuocato intervento tenuto da Meloni in Andalusia a giugno scorso, Letta deduce la «vera idea sui grandi temi del futuro dell’Europa» dell’avversaria: «In quel discorso c’è tutto. Vox sui grandi temi dell’Europa ha preso le posizioni più oltranziste e negative. Questi sono i loro alleati. La nostra idea di Europa è esattamente l’opposta. È l’idea dell’Europa della solidarietà, che ci ha dato i fondi del Pnrr che noi porteremo avanti».

Il voto si avvicina, il momento è quello della contrapposizione senza sfumature. Allo stop di Letta si uniscono le perplessità di Giuseppe Conte, presidente del M5S, su una bicamerale per cambiare la Costituzione in senso presidenzialista: «Chi propone il presidenzialismo non ha le idee chiare. La nostra tradizione parlamentare è completamente diversa. Ogni sistema richiede pesi e contrappesi». Più possibilista il leader di Azione, Carlo Calenda: «Una bicamerale è una buona soluzione per discutere di riforme costituzionali. Ma il Paese avrà altre emergenze».

Nel suo comizio di ieri, Letta ha concentrato i suoi attacchi a Meloni parlando anche di emergenza ambientale e disoccupazione giovanile. «La destra italiana è nerofossile». Per poi rimodulare l’allarme di qualche giorno fa: «La democrazia non è a rischio se vince la destra, il nostro sistema regge, gli italiani scelgono».

Quindi ha concluso con il refrain che torna da giorni nelle dichiarazioni del leader del Pd (e che fa arrabbiare Renzi e Calenda da un lato e Conte dall’altro): «Siamo noi l’unica alternativa alla destra».

7 settembre 2022 (modifica il 7 settembre 2022 | 23:14)

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, 2022-09-07 21:25:00, «Bicamerale o no, non è questione di metodo ma di obiettivi». L’affondo sulla rivale: le sue idee condivise con i post franchisti, Adriana Logroscino

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