Da Orizzontescuola.it: Legge di Bilancio 2024, entro il 29 dicembre il via libera definitivo. Ecco tutte le misure redazione

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Il disegno di legge della manovra 2024 ha recentemente superato un passaggio cruciale con l’approvazione del Senato. Il fulcro di questo ddl è il taglio del cuneo fiscale, che rappresenta una delle principali modifiche.

La manovra prevede una spesa totale di circa 24 miliardi di euro, di cui oltre 15 miliardi finanziati attraverso un deficit. Il taglio porterà a un vantaggio medio di circa 100 euro al mese per 14 milioni di dipendenti, con una riduzione delle aliquote IRPEF che offre un ulteriore beneficio di circa 20 euro al mese per i contribuenti coinvolti.

Il disegno di legge conferma le risorse per il Ponte sullo Stretto di Messina, con un impegno di 11,6 miliardi di euro distribuiti dal 2024 al 2032. L’imponente progetto, che alleggerisce l’onere a carico del bilancio statale a 9,3 miliardi, simboleggia un importante passo verso l’ammodernamento delle infrastrutture del paese.

Le pensioni di vecchiaia dei medici ricevono protezione da eventuali tagli, una risposta alle preoccupazioni espresse nei recenti scioperi e dibattiti. Allo stesso tempo, la manovra aumenta il Fondo sanitario nazionale di miliardi di euro nei prossimi tre anni, dimostrando un impegno verso il miglioramento del sistema sanitario nazionale.

Importanti sono anche le misure introdotte per combattere la violenza contro le donne, inclusa la creazione di un fondo per le case rifugio. Per i giovani, la manovra estende le agevolazioni sui mutui per la prima casa, una mossa che mira a sostenere l’accesso alla proprietà immobiliare per le nuove generazioni.

La tempistica

Ora il testo passa alla Camera per l’approvazione definitiva il 29 dicembre di Montecitorio, scongiurando di 48 ore lo spauracchio dell’esercizio provvisorio, sempre paventato e sempre scansato in extremis. I primi emendamenti dell’opposizione alla manovra arriveranno in commissione Bilancio della Camera già questa sera, in largo anticipo rispetto alla scadenza fissata per domani alle 14,30. Secondo quanto spiegano fonti parlamentari, si tratterà delle proposte normative considerate più importanti, circa una cinquantina e la presentazione in serata servirà per permettere alla commissione di valutare con più tempo i contenuti. La seduta della commissione Bilancio della Camera è in programma domani mattina alle 10.

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Le misure già previste

Articolo 10
Rifinanziamento del fondo CCNL per il personale pubblico triennio 2022-2024

Per il rinnovo del triennio contrattuale 2022-2024 dei lavoratori dei settori pubblici, oltre all’indennità di vacanza contrattuale attualmente percepita, viene previsto:

  • per il 2024 un incremento dell’indennità di vacanza contrattuale (IVC) pari a 6,7 volte il suo valore annuale che è stato già disposto con il DL n.145/2023
  • ulteriori 3 miliardi di euro per un importo complessivo di 5 MLD di euro a regime, pari a un incremento del 5,78%.

Articolo 63 commi 1, 2, 3 e 4
Agenda Sud

Al comma 1 sono prorogati fino al 15 aprile 2024 gli incarichi temporanei del personale ATA, previsti dall’art. 21 commi 4 bis e 4 bis.1 del DL 75/23 convertito in L. 112/2023 fino al 31 dicembre 2023 per:

  • attività di supporto tecnico, finalizzate alla realizzazione dei progetti finanziati dal PNRR di cui hanno le istituzioni scolastiche hanno la diretta responsabilità in qualità di soggetti attuatori,
  • contrastare la dispersione scolastica e ridurre i divari territoriali e negli apprendimenti, nelle istituzioni scolastiche statali del primo e del secondo ciclo di istruzione di AbruzzoBasilicataCalabriaCampaniaMolisePugliaSardegna e Sicilia individuate nell’ambito del piano “Agenda Sud” sulla base dei dati relativi alla fragilità negli apprendimenti.

A tal fine, nel comma 2, sono stanziate risorse pari 50,33 milioni di euro.

Al comma 3, al fine di potenziare l’organico dei docenti per l’accompagnamento dei progetti pilota del piano «Agenda Sud» (avviato nel 2023/24 con il DL 123/2023 art. 10 comma 2), è autorizzata per l’anno scolastico 2024/2025 la spesa di 3.333.000 euro per il 2024 e 10.000.000 euro per il 2025.

Nel comma 4 viene autorizzata la spesa di 40 milioni di euro per proseguire le iniziative e i progetti (avviati con il DL 123/2023 art. 10 comma 3) per ridurre i divari territoriali, contrastare la dispersione scolastica e l’abbandono precoce, nonché prevenire processi di emarginazione sociale nelle istituzioni scolastiche statali, anche per AbruzzoBasilicataCalabriaCampaniaMolisePugliaSardegna e Sicilia, individuate sulla base dei dati relativi alla fragilità negli apprendimenti, come risultanti dalle rilevazioni nazionali dell’INVALSI.

Sono previste le seguenti azioni e iniziative

  • rafforzare le competenze di base degli studenti
  • promuovere misure di mobilità studentesca per esperienze fuori contesto di origine
  • promuovere l’apprendimento in una pluralità di contesti attraverso modalità più flessibili dell’organizzazione scolastica e strategie didattiche innovative
  • promuovere il supporto socio-educativo.

Articolo 63, comma 5
Agenda SUD e fondo per i tutor

Il comma finanzia le attività di “tutor, orientamento, coordinamento e sostegno della ricerca educativo-didattica e valutativa, funzionali ai processi di innovazione e al miglioramento dei livelli di apprendimento”. Il fondo, istituito dalla legge 197/2022, con la dotazione iniziale di 150 milioni di euro per l’anno 2023, è incrementato di 42 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024 e 2025. Le modalità e i criteri di utilizzo delle risorse sono definiti in sede di contrattazione collettiva integrativa nazionale insieme a ulteriori finanziamenti individuati dal CCNL Istruzione e Ricerca o da altri finanziamenti europei. Si assegna priorità alle attività realizzate dalle istituzioni scolastiche individuate nell’ambito del piano «Agenda Sud» sulla base dei dati relativi alla fragilità negli apprendimenti, come risultanti dalle rilevazioni nazionali dell’INVALSI

Articolo 62, comma 7
Acquisto abbonamenti giornali da parte delle istituzioni scolastiche

Il comma ribadisce i contenuti dell’art. 1 c. 389 della legge 160/2019 abrogandone i commi 390 e 391. Ciò comporterà il mantenimento della possibilità delle scuole statali e paritarie di ricevere un contributo fino al 90 per cento per l’acquisto di uno o più abbonamenti a periodici e riviste scientifiche e di settore, anche in formato digitale. Il contributo non sarà più riconosciuto né per l’acquisto effettuato dalle scuole né per i singoli studenti che partecipano a programmi per la promozione della lettura critica e l’educazione ai contenuti informativi.

TESTO MAXI EMENDAMENTO [PDF]

LE MISURE PER LA SCUOLA [DOC]

Leggi l’originale qui:
Legge di Bilancio 2024, entro il 29 dicembre il via libera definitivo. Ecco tutte le misure

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