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Le Pen, Fontana (Lega): non è piùun incidente della storia. Per vincere il presidente ha cambiato fisionomia

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di Marco CremonesiIl vice di Salvini: Essere pro Putin di certo non l’ha aiutata. Ma avrebbe preso solo qualche voto in più «Marine Le Pen non è più un incidente della storia. 13 milioni di voti in uno dei più importanti Paesi d’Europa sono un fatto senza precedenti. E i vecchi partiti non esistono più». Lorenzo Fontana è il vicesegretario della Lega, nonché il responsabile Esteri del partito. Alla fine, è cambiato poco: Macron all’Eliseo, Le Pen all’opposizione. O no? «Il risultato di Le Pen è più di quel che appare. Per la prima volta ha avuto un concorrente a destra rilevante come Zemmour, nel partito ci sono state defezioni, e come lei stessa ha detto c’è stata una campagna violenta nei suoi confronti. Il risultato è circa il 42% dei consensi». Perché dice che Le Pen non è più un «incidente»? «Perché il suo sentire, se ancora non è maggioritario, è enormemente cresciuto. Ma soprattutto perché i due partiti che sono il baricentro del Parlamento europeo sono letteralmente scomparsi. E questo apre prospettive importanti». Quali? «La crisi gravissima del Ppe, che è in difficoltà anche in Germania e in Italia, suggerisce che sia il tempo di creare qualcosa di nuovo. Io credo che tra i popolari sia ormai chiaro che il continuare a rappresentare Le Pen come un mostro li trasforma nelle costole della sinistra di dalemiana memoria. E le persone voltano le spalle. Perché allora non costruire qualcosa di nuovo? Perché non dialogare con chi fin qui è stato rappresentato come un mostro ma non lo è? Magari isolando gli estremisti veri. Credo che questa riflessione nel Ppe sia in corso. Anche perché stanno perdendo tutte le elezioni, ovunque». Le Pen ha pagato anche la vicinanza a Putin? «Questo è difficile da dire, di certo non l’ha aiutata. Magari qualche voto lo ha perso, ma senza quel rapporto quanto avrebbe preso? Il 45%? In realtà la campagna è stata sulle questioni interne. E poi, bisogna ammettere che Macron è stato bravo…». A cosa si riferisce? «Ha cambiato la sua fisionomia. Era il campione dell’europeismo, ed è andato avanti a trattati bilaterali come quello del Quirinale con l’Italia. Ha fatto una legge sull’integrazione degli islamici che se l’avessi proposta io sarei stato sbranato. E ha saputo incarnare l’eterna voglia di grandeur francese sottraendo spazio a Le Pen e al tempo stesso portando a casa voti dalla sinistra di Mélenchon». 25 aprile 2022 (modifica il 25 aprile 2022 | 09:14) © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-04-25 14:15:00, Il vice di Salvini: Essere pro Putin di certo non l’ha aiutata. Ma avrebbe preso solo qualche voto in più, Marco Cremonesi

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