di Sonia Carli*
Negli ultimi anni hanno visto la luce numerosi provvedimenti normativi relativi all’innovazione didattica, la sperimentazione o la stabilizzazione del curricolo musicale e strumentale nella scuola italiana. Proprio per fare il punto su questa complessa situazione si svolgerà a Trento, il 7 ottobre 2023 il Convegno “La Scuola MusicAbile – Promuovere la cultura e la pratica musicale nella scuola a supporto dei processi innovativi e inclusivi” organizzato dall’Istituto comprensivo Trento5, diretto da Paola Pasqualin, in collaborazione con la Rete delle scuole per la diffusione della cultura e della pratica musicale della Provincia di Trento e con l’Istituto provinciale per la ricerca e la sperimentazione educativa IPRASE, con la partecipazione di importanti rappresentanti di enti culturali regionali e nazionali (Conservatori, Università, Associazioni nazionali e Comitati Ministeriali).
Musica nel sistema formativo
L’iniziativa nasce da una proposta dell’Istituto Trento5 che, per affrontare in modo trasversale e dialogico il ruolo della musica e della pratica strumentale all’interno del sistema formativo italiano, ha deciso di avvalersi della collaborazione di importanti Istituzioni scolastiche trentine che prevedono nei propri piani di studio la formazione musicale nei diversi livelli curriculari: l’Istituto Trento7 diretto da Nicola Parzian, l’Istituto Riva1 diretto da Paola Bortolotti, il Liceo Musicale e Coreutico “Bonporti” di Trento diretto da Daniela Simoncelli e il Liceo Musicale e Coreutico “Maffei” diretto da Paolo Andrea Buzzelli. Un contributo fondamentale ai lavori è dato inoltre dalla cooperazione con l’Istituto provinciale per la ricerca e la sperimentazione educativa IPRASE, Ente strumentale della Provincia Autonoma di Trento che sotto la direzione di Luciano Covi opera nella ricerca, nello studio e nell’approfondimento di tematiche educative e formative a sostegno dell’innovazione didattica e dell’autonomia scolastica.
A conferma della validità del progetto è inoltre da sottolineare la concessione di numerosi patrocini da parte di enti ed istituzioni provinciali, regionali e nazionali.
Con questa iniziativa, in continuità con la prima edizione del Convegno Nazionale “Dalla scuola primaria agli studi accademici: curricolo verticale delle Discipline musicali”, gli enti promotori desiderano proporre un nuovo momento di studio e confronto a livello nazionale su prospettive e sviluppi dell’insegnamento della pratica musicale nella scuola italiana dai primi gradi di istruzione agli studi accademici, sottolineando l’importanza della condivisione di un curricolo verticale organico e strutturato nei percorsi dei vari livelli educativi.
Il programma della giornata prevede tre nuclei tematici sviluppati in 3 sessioni con 3 relazioni ciascuna seguite da una breve discussione finale: prima sessione “Musica e strumento per la formazione dell’individuo”, seconda sessione “Offerta musicale nella scuola: la pratica musicale nella verticalità dei curricoli”, terza sessione “Normativa nazionale e formazione dei docenti in ambito musicale”.
Nel pomeriggio, al termine degli interventi, il convegno concluderà con la summary lecture del Prof. Mario Piatti.
Nel corso dell’incontro, che prevede interventi di relatori di alto valore professionale e di rilevanza nazionale, verranno approfondite le tematiche sintetizzate nel titolo dell’evento affrontate da differenti prospettive: non semplicemente una panoramica sulla genesi e sulle peculiarità attuative della normativa, ma soprattutto una riflessione in senso ampio sugli aspetti didattici innovativi e inclusivi e di politica educativa, dalla concreta organizzazione del curricolo con particolare attenzione al raccordo fra i diversi livelli, al ruolo di formazione dei docenti della scuola, alla creazione di sinergie efficaci sul territorio per l’educazione musicale/strumentale con la valorizzazione delle risorse pubbliche della scuola.
Obiettivi fondamentali
Da qui gli obiettivi fondamentali del convegno:
– Sviluppare riflessioni in ambito musicale che possano portare a percorsi di continuità e specificità tra scuole di grado ed indirizzo diversi in rapporto alle nuove prospettive definitesi con l’applicazione degli ultimi decreti.
– Offrire un momento di confronto e riflessione sulla formazione musicale e strumentale nella scuola pubblica affinché vengano affrontati con attenzione gli aspetti didattici e di politica educativa ed inclusiva, assieme ad una visione sperimentale ed innovativa nei diversi ambiti della competenza musicale di base.
– Fornire un’occasione di sensibilizzazione sugli sviluppi programmatici e metodologici in ambito musicale con particolare attenzione al ruolo strategico di formazione dei docenti della scuola.
– Offrire un’opportunità di coordinamento tra i principali soggetti rappresentativi dei diversi contesti formativi musicali creando sinergie efficaci nell’ottica della stabilizzazione dei curricoli musicali-strumentali.
Contributi
Gli interventi forniranno spunti di riflessione e opportunità di confronto sulle tematiche proposte. Sono stati invitati a dare il loro contributo: Lara Corbacchini docente di Pedagogia presso il Conservatorio “Bonporti” di Trento, Mariateresa Lietti docente Smim presso IC Como Borgovico e responsabile redazione Musica Domani, Matteo Frasca responsabile radio-scuola presso il Centro Studi “Maurizio Di Benedetto” di Lecco, Elita Maule Professore Emerito presso il Conservatorio “Monteverdi” di Bolzano, Stefano Oss Professore Ordinario presso il Dipartimento di Fisica dell’Università di Trento, Donatella Bartolini docente di Psicologia musicale e metodologia dell’educazione musicale e strumentale presso il Conservatorio “Cherubini” di Firenze, Dario De Cicco docente di Pedagogia musicale presso il Conservatorio “Monteverdi” di Bolzano, Ciro Fiorentino responsabile COMUSICA Villasanta (MB), Annalisa Spadolini coordinatrice del Nucleo Operativo del Comitato nazionale per l’apprendimento pratico della musica del Ministero dell’Istruzione e del Merito, Mario Piatti già docente di Pedagogia musicale nei Conservatori italiani e presso la Scuola di musicoterapia di Assisi, membro del Comitato Scientifico del Centro Studi “Maurizio Di Benedetto” e coordinatore della rivista on-line Musicheria.net.
Il programma dei lavori, le modalità di partecipazione e ulteriori e puntuali informazioni possono essere trovate sulla pagina web del Convegno: https://sites.google.com/istitutotrento5.it/lascuolamusicabile
L’evento è pubblico ed è rivolto a tutti coloro che a vari livelli operano nella scuola nell’ambito della formazione musicale: docenti delle scuole di ogni ordine e grado, Dirigenti scolastici, docenti universitari e dei Conservatori, studenti di corsi accademici AFAM e Università. L’iniziativa è riconosciuta ai fini dell’aggiornamento e la partecipazione è gratuita.
Atti del Convegno
I preziosi contributi dei relatori, presentazioni e discussioni, andranno a costituire gli Atti del Convegno a cura dell’Istituto Trento5 e pubblicati dall’Istituto provinciale per la ricerca e sperimentazione educativa (IPRASE) entro l’anno scolastico 2023/24.
Perché “Fare Musica”: il valore di un linguaggio universale
La scuola italiana pone al centro il sistema educativo di istruzione finalizzandolo alla crescita e alla formazione dello studente e di conseguenza del cittadino. Una scuola non fondata sulle tradizionali materie di studio ma sulle discipline fra loro interrelate e aggregate all’interno di ampie aree e improntata alla formazione e valorizzazione della persona umana in prospettiva sociale.
Alla Musica, con le sue finalità, le potenzialità e il ruolo formativo legittimamente riconosciuto e ampiamente verificato, spetta un posto importante: è una disciplina collegata strettamente al pensiero, alle modalità emotive, all’affettività ed alla corporeità (mente, affettività, corpo).
L’esperienza musicale, coinvolgendo l’essere umano nella sua totalità, concorre in modo fondamentale allo sviluppo delle potenzialità cognitive ed espressive degli alunni promuovendo lo sviluppo di competenze trasversali in grado di favorire una maturazione globale della persona con ricadute positive anche in altri ambiti del curricolo. In questa accezione complessa e pluridimensionale la musica contribuisce alla costruzione dell’individuo, della collettività e alla crescita sociale. Partendo dall’assunto che la musica si impara vivendola fisicamente ed emotivamente attraverso un’esperienza creativa e collettiva, sarebbe riduttivo ricondurre il linguaggio musicale al solo ambito dell’apprendimento teorico escludendo le tecniche di produzione e le modalità espressive dell’esecuzione strumentale. E’ quindi fondamentale dare un ruolo alla musica pratica nel sistema formativo italiano con particolare riferimento alla scuola primaria in un percorso verticale di formazione, in accordo con le indicazioni pedagogiche e i contributi scientifici degli ultimi decenni. E’ necessario potenziare lo studio strumentale prevedendo il profilo professionale dell’insegnante ed un percorso formativo specifico indispensabile a garantire la qualità dell’insegnamento nella scuola primaria e secondaria.
“Motivazione, autostima, impegno, auto-regolazione nello studio, reazione all’insuccesso, concezione dinamica della propria intelligenza, risoluzione dei problemi, pianificazione degli obbiettivi, sono solo alcuni dei “saperi” che – osserva Lara Corbacchini – fondendo in modo inscindibile processi cognitivi e affettivi, possono essere oggetto di “insegnamento” in un percorso in cui lo strumento musicale, diviene in modo privilegiato strumento di vita”.
*Coordinatrice e Referente del Convegno
Istituto Comprensivo Trento 5 SSPG “G.Bresadola”,
via al Torrione, 2 – 38122 TRENTO
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