La onlus che «coltiva» i sogni di zia Francesca: «Sempre dalla parte dei più fragili»

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di Francesca Visentin

Nel 2013, la padovana Callegaro a 30 anni è rimasta vittima di un drammatico incidente stradale. La sorella Maela ha deciso di proseguire il suo impegno dando vita a una associazione che sostiene mamme sole, i bambini e gli animali

I l segno che ha lasciato Francesca Callegaro nella vita di chi l’ha conosciuta è vivo ancora oggi, nove anni dopo la sua morte. Una cascata di riccioli neri, occhi profondi sempre pronti al sorriso, la capacità di donarsi al prossimo in maniera totale. Francesca, padovana, ha dedicato la sua vita a chi aveva bisogno di aiuto. Volontaria dell’Enpa, in prima linea per i cani abbandonati e con un’attenzione alle persone meno fortunate, soprattutto mamme e bambini in difficoltà. Un incidente d’auto nel 2013, quando aveva 30 anni, ha spezzato la sua esistenza e riempito di dolore i suoi cari. Da allora, la sorella Maela Callegaro, più grande di nove anni, stessi riccioli neri e occhi profondi, continua a fare del bene, nel segno di Francesca, «coltivando i suoi sogni», con l’associazione Zia Francesca Onlus, di cui è fondatrice e presidente. Un omaggio a quella che è stata l’amatissima zia di tre nipotini, i figli di Maela, Eleonora, Beatrice e Lorenzo.

Maela racconta il legame speciale con la sorella più piccola, cominciato fin da quando erano bambine. «Sono passati nove anni, ma il dolore non mi abbandona mai. Ogni giorno vado in cimitero a portare fiori freschi sulla sua tomba. Sentivo il bisogno di fare qualcosa di concreto che tramandasse i suoi obiettivi, le ho dedicato una onlus che fa del bene. Ho trasformato un grande tragedia in progetti di solidarietà». Concerti ed eventi, banchetti solidali, tornei di tennis per finanziare i progetti, ma anche un impegno economico personale di Maela Callegaro con il marito Giuliano, così Zia Francesca Onlus riesce a sostenere mamme in difficoltà, iniziative ospedaliere per gravidanze a rischio e le attività di accoglienza e cura degli animali dell’Enpa.

«Nostro padre è morto quando Francesca aveva due anni – racconta Maela – e io che ero la più grande l’ho sempre sentita un po’ come una figlia, oltre che una sorella, la mia piccolina. Francesca lasciava il segno, anche oggi il suo sorriso guida l’impegno della onlus a lei dedicata. È stata una di quelle persone che si incrociano quando la vita decide di farti un regalo». Un amore immenso quello tra le due sorelle e anche tra zia Francesca e i suoi nipotini. «Ho voluto accendere una piccola luce solidale in sua memoria», ribadisce Maela. Tra i progetti principali di Zia Francesca Onlus, oltre a finanziare singole famiglie in difficoltà, c’è l’iniziativa «aiuta la donna», che attraverso la scuola d’infanzia e Nido San Gaetano di Padova sostiene mamme e bambini, pagando la scuola e gli studi.

Poi, «aiuta la vita», a fianco dell’Unità di Medicina Materno Fetale per le gravidanze a rischio dell’Ospedale di Padova. Zia Francesca onlus finanzia la ricerca sul rischio cardiovascolare di feti e bambini. Ed è impegnata per l’acquisto di un simulatore di parto. Qualche giorno fa, 100 bambini della scuola materna e nido San Gaetano, che frequentano la scuola proprio grazie all’aiuto della Onlus Zia Francesca, hanno festeggiato la fine dell’anno scolastico insieme alle maestre e a Maela Callegaro. «Sono sempre più motivata a continuare nel mio impegno – sottolinea la presidente della onlus – fino a quando riuscirò ad aiutare una mamma e un bambino, i sogni di mia sorella Francesca continueranno a vivere. Gli anni che passano non devono cancellare la sua memoria, ma rafforzare l’immagine di un angelo che protegge, consola e soccorre chi ha bisogno».

24 luglio 2022 (modifica il 24 luglio 2022 | 18:12)

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, 2022-07-25 03:09:00, Nel 2013, la padovana Callegaro a 30 anni è rimasta vittima di un drammatico incidente stradale. La sorella Maela ha deciso di proseguire il suo impegno dando vita a una associazione che sostiene mamme sole, i bambini e gli animali, Francesca Visentin

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