La maggioranza degli italiani è favorevole allo ius soli e ius culturae

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Il 72,5% degli italiani è favorevole a concedere la cittadinanza ai minori nati in Italia da genitori stranieri e il 76,8% è favorevole pure per agli stranieri arrivati in Italia prima dei 12 anni ma che abbiano frequentato un percorso scolastico. Lo scrive Vita.it, sottolineando il fatto che l’attuale Governo, e prima ancora quando era all’opposizione, non vuole questo riconoscimento: c’è un motivo? 

La formazione culturale della destra

Con ogni probabilità, noi pensiamo, la causa è riposta nella formazione culturale e politica di questa destra, ancora ferma all’Ottocento e all’idea di Nazione e di Patria, che all’epoca fu fondamentale per le lotte risorgimentali ma che oggi, con le emigrazioni globali, fra cui anche quella degli italiani all’estero, appare anacronistica.

Infatti dall’Italia si fugge, se è vero l’altro dato Censi secondo il quale gli italiani attualmente residenti all’estero sono pari al 10,1%, di cui il 44,0% tra 18 e 34 anni, mentre sono l’8,6% gli stranieri residenti nel nostro Paese. 

La fuga dall’Italia dei giovani e non gli ingressi di stranieri il vero problema

Dunque, un problema inverso, non di immigrazione ma di emigrazione di italiani fuori dai confini nazionali, considerando pure che la popolazione italiana diminuisce anno dopo anno e nel 2050, sibilano gli esperti, perderà 4,5 milioni di residenti. 

E ancora, fa notare Vita.it, tornando al problema delle immigrazioni e degli sbarchi, che tante polemiche e sballottamenti politici stanno provocando, nel 2023 abbiamo avuto sulle coste italiane circa 150mila persone provenienti dall’Africa o dall’Est del mondo, su oltre 5 milioni di residenti di origine straniera.

Il luogo comune: in futuro l’islamizzazione dell’Italia

Si tratta dunque di una piccola parte che però genera scompiglio e persino paura, nonostante, viene spiegato, “gli immigrati in Italia sono in maggioranza donne, per quasi la metà europei e per 2/3 vengono da Paesi di tradizione culturale cristiana”, smentendo quel luogo comune, che la destra propaga, secondo cui l’Italia sarà, fra qualche decennio, musulmana, e dimostrando nello stesso tempo che poco è cambiato rispetto agli anni della “guerra fredda”. All’epoca, quando ancora il sovietico Stalin era vivo, veniva ripetuto con raccapriccio che i cosacchi sarebbero venuti a Roma e beverato i cavalli dentro la fonte di Piazza San Pietro.

Tuttavia, quali sono gli argomenti adottati per non varare la legge sullo ius soli e ius culturae? 

“Ci sarà un’invasione di partorienti, attratte dalla possibilità di ottenere la cittadinanza automatica”; “Rischiamo l’islamizzazione della società italiana”; “Gli stranieri sostituiranno gli italiani”. 

Contestualmente ricordiamo come si ottiene la cittadinanza negli altri Paesi: 

 Stati Uniti, Canada e quasi tutti i Paesi dell’America Latina concedono lo ius soli assoluto in modo automatico; in Francia è concesso a condizione che il minore abbia vissuto stabilmente sul territorio dello stato per almeno 5 anni; in Germania se uno dei genitori ha il permesso di soggiorno da almeno tre anni e vive in Germania da almeno otto; nel Regno Unito  se uno dei genitori è legalmente residente nel Paese; in Spagna se il bambino nasce da genitori stranieri che sono residenti da almeno un anno nel territorio nazionale; in  Irlanda se i genitori risiedono nel territorio nazionale da almeno tre anni; in Belgio  si diventa cittadini belgi a 18 anni, se si è nati in Belgio.

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