Il Sacrificium d’acciaio, così una scultura darà un alloggio ai più bisognosi

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di Margherita De Bac

L’architetta Luciana Vasile con la sua associazione «Ho una casa Onlus» ha dato vita a progetti tra Italia e Nicaragua. L’opera dell’artista Nino Ucchino sarà collocata a Roma

Dare un tetto a chi non l’ha è il primo pensiero di Luciana Vasile, architetta animata da spirito di solidarietà. Nel 2002, dopo aver covato questo desiderio per anni, ha fondato «Ho una casa Onlus», associazione che si dedica ai più bisognosi, quelli che non possiedono proprio nulla, al massimo una capanna di fango. E adesso una casa verrà cercata e trovata per una scultura che rappresenta il Sacrificium, questo il suo nome, di medici e infermieri durante il Covid. L’opera, in acciaio inox, di notevoli dimensioni, verrà realizzata dall’artista Nino Ucchino, anche lui volontario.

«Stiamo aspettando che il Comune di Roma ci indichi il sito in cui collocarla – aspetta una comunicazione dal Campidoglio la Vasile – Le proposte sono due. A piazzale Aldo Moro, davanti all’università Sapienza oppure in via Pinciana per la quale esiste un progetto di ristrutturazione». Il materiale della scultura verrà acquistato con le donazioni raccolte dall’associazione. L’acciaio, oggi molto difficile da reperire a causa della guerra in Ucraina, è una materia brillante, che riflette luci e colori anche la notte. Il maestro Ucchino saprà trasmettergli vita e significato ispirandosi alla Crocifissione di Masaccio, conservata a Napoli Capodimonte, dove la figura della Maddalena esprime il senso universale di dolore e di contrasto al dolore Il valore del prodotto si aggira attorno agli 80mila euro, compreso progetto, calcoli strutturali ed elaborati grafici.

Vasile ha cominciato la sua avventura nell’altruismo dal Nicaragua dove è riuscita a realizzare 20 case antisismiche assegnate a famiglie in completa povertà. Centocinquanta persone abituate a passare i loro giorni nelle baracche, per la prima volta hanno avuto un alloggio in muratura. Luciana è tornata in Nicaragua ogni anno per seguire direttamente i lavori e visitare i nuclei familiari già sistemati in modo da motivarli a prendersi cura del dono ricevuto: «Ogni estate e a Natale ero lì. Sono stata aiutata nella scelta delle persone cui regalare la dignità dell’abitare dal vescovo cattolico Bernardo Hombach, della diocesi di Chontales Sono venuta via definitivamente nel 2019 quando mi sono resa conto che le mie iniziative non erano gradite a livello politico. Prima della pandemia ho avviato un progetto per i più bisognosi della zona interna della Calabria. Per un architetto il volontariato non è facile. Il medico ha un corpo da curare. Noi dobbiamo trovare il modo di metterci al servizio degli altri con progetti che richiedono mano d’opera e materiali».

10 giugno 2022 (modifica il 10 giugno 2022 | 04:11)

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, 2022-06-10 02:13:00, L’architetta Luciana Vasile con la sua associazione «Ho una casa Onlus» ha dato vita a progetti tra Italia e Nicaragua. L’opera dell’artista Nino Ucchino sarà collocata a Roma, Margherita De Bac

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