Negli ultimi anni è emersa la tendenza, sempre più diffusa, determinata sia come conseguenza del Piano Sanitario Nazionale tendente a ridurre al minimo i ricoveri ospedalieri, sia per una aumentata sensibilità al problema dell’istruzione e della formazione di alunni malati, di assicurare ad alunni e studenti affetti da gravi patologie l’erogazione di servizi scolastici alternativi che permettano agli stessi di non interrompere il proprio corso di studi. Troppo spesso – afferma Bruno Pagnani – tali interruzioni si trasformano in abbandoni scolastici o ripetenze.
I servizi scolastici che il MIUR ha attivato sono fondamentalmente due:
- La scuola in ospedale.
- Il servizio di istruzione domiciliare.
In caso di Istruzione Domiciliare bisogna evitare che sia rovesciata la consolidata prassi didattica che prevede l’identificazione dei bisogni:
- Formativi
- Cognitivi
- Psico-sociali.
La strada da seguire – come sottolinea il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Direzione Generale per l’Organizzazione dei Servizi nel Territorio, nel documento “Il servizio di istruzione domiciliare. Vademecum ad uso delle scuole di ogni ordine e grado” elaborato a Viareggio in occasione del 1° Seminario Nazionale sul Servizio di Istruzione Domiciliare del 2003 – sarà quindi:
- Identificazione di obiettivi realistici;
- Scelta di adeguati strumenti;
- Scelta di adeguate strategie;
- Scelta dei criteri di verifica e valutazione (non dell’alunno ma dell’intervento didattico).
Progettare un intervento di Istruzione Domiciliare e la TIC
Nel progettare un intervento di Istruzione Domiciliare – come sottolinea il Ministero dell’Istruzione ne “Il servizio di istruzione domiciliare. Vademecum ad uso delle scuole di ogni ordine e grado” elaborato a Viareggio in occasione del 1° Seminario Nazionale sul Servizio di Istruzione Domiciliare del 2003 – si potrà scegliere se utilizzare le TIC avendone attentamente valutato il valore aggiunto nei seguenti aspetti e/o processi:
- processi formativi
- strumentario didattico
- comunicazione;
- condivisione.
Bisogna identificare prima i bisogni
Un progetto di Istruzione Domiciliare potrà identificare i seguenti bisogni:
- necessità di potenziare le capacità logico-strutturali
- necessità di potenziare le capacità espressive e l’autonomia operazionale
- carenza di socializzazione e permanere di isolamento sociale a causa della patologia in corso
- carenza di motivazione nell’adesione al progetto didattico
- necessità di acquisire contenuti specifici.
Modelli di intervento didattico per la scuola elementare
L’Istruzione Domiciliare si inserisce in un contesto di progettazione di Istituto in quanto condiviso a livello di OO.CC. L’Istruzione Domiciliare:
- mira al recupero della dispersione e all’attenuazione del disagio
- garantisce il diritto allo studio
- ha come punto di partenza il contatto con la scuola in ospedale e la continuità con la classe di appartenenza.
Le collaborazioni coinvolte
A seguire – come sottolinea il Ministero dell’Istruzione nel “Vademecum ad uso delle scuole di ogni ordine e grado” elaborato a Viareggio in occasione del 1° Seminario Nazionale sul Servizio di Istruzione Domiciliare del 2003 – alcune tipologie di collaborazioni e di soggetti coinvolti:
- Equipe medico-sociopsicopedagogica;
- Docenti classe di provenienza;
- Docenti in ospedale;
- Genitori;
- Enti locali.
Le finalità dell’Istruzione Domiciliare
Ma quali sono le finalità dell’Istruzione Domiciliare? A seguire alcune principali finalità a partire dalle quali costruire una rete e un percorso operativo:
- Riappropriarsi delle proprie potenzialità;
- Superamento del disagio attraverso l’integrazione dell’alunno nel mondo della scuola;
- Recupero dell’interesse per le attività di tipo cognitivo;
- Recupero della capacità di riorganizzare la propria quotidianità.
Obiettivi educativi dell’Istruzione Domiciliare
Quali sono gli obiettivi educativi dell’Istruzione Domiciliare:
- Favorire la capacità di relazionarsi con i coetanei
- Acquisire maggiore autonomia personale, sociale ed operativa
Obiettivi didattici trasversali agli ambiti disciplinari
Quali, invece, gli obiettivi didattici trasversali agli ambiti disciplinari? Eccoli a seguire:
- Acquisire un valido metodo di lavoro
- Sviluppare capacità operative, logiche e creative
- Sviluppare la capacità di comunicare anche a distanza pensieri, emozioni, contenuti in forma orale, scritta (anche via e-mail), pittorica e gestuale
Cosa si intende per “contenuti”?
I contenuti possiamo intenderli come i “contenitori” entro i quali l’alunno deve ricavare uno spazio per esprimersi e realizzarsi. Possono essere correlati alla programmazione della classe di provenienza o ad altri scelti dall’equipe sociopsicopedagogica.
Strategie metodologico-didattiche
A seguire un elenco di metodologie:
- Metodologie supportate dall’uso delle tecnologie;
- Task analysis;
- Brain storming;
- Selezione dell’errore;
- Presenza/assenza del rinforzo.
Valutazione
La valutazione è da intendersi come strumento con cui l’insegnante riconsidera, in riferimento all’alunno:
- Processi di apprendimento;
- Difficoltà riscontrate;
- Punti di partenza e di arrivo;
- Interventi compensativi effettuati.
, 2022-12-08 07:36:00, Negli ultimi anni è emersa la tendenza, sempre più diffusa, determinata sia come conseguenza del Piano Sanitario Nazionale tendente a ridurre al minimo i ricoveri ospedalieri, sia per una aumentata sensibilità al problema dell’istruzione e della formazione di alunni malati, di assicurare ad alunni e studenti affetti da gravi patologie l’erogazione di servizi scolastici alternativi che permettano agli stessi di non interrompere il proprio corso di studi. Troppo spesso – afferma Bruno Pagnani – tali interruzioni si trasformano in abbandoni scolastici o ripetenze.
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