Gli alunni disabili si accomodino in classi separate, per Renzi lidea dellestrema destra tedesca è follia: così salimenta la paura del diverso

Spread the love
Matteo Renzi – Foto Roberto Monaldo / LaPresse

In Italia l’integrazione totale degli alunni con disabilità, collocati nelle classi con allievi normodotati e affiancati dal docente di sostegno, sembra una condizione scontata: nessuno si sognerebbe di metterla in discussione. Fuori l’Italia, però, c’è chi vorrebbe ricollocare gli alunni diversamente abili in classi separate, facendo ritornare in mente quella ghettizzazione ottocentesca che nel nostro Paese le norme avviate negli anni Settanta e culminate nella Legge “faro” n. 104 del 5 febbraio 1992 hanno letteralmente spazzato via. L’idea di collocare gli alunni disabili in scuole separate sarebbe proposta dall’estrema destra tedesca, ha denunciato su twitter Matteo Renzi, leader di Italia viva.

“Follie disumane che alimentano l’odio”

Secondo l’ex premier, fautore della Buona Scuola, la Legge 107/2015, proposte del genere, come la separazione degli alunni a seconda della loro condizione di apprendimento, sono da considerare delle “follie disumane che alimentano l’odio e la paura del diverso”.

Renzi, quindi, invia dei messaggi a chi pensa di avvicinare il proprio partito, anche nel nostro Paese, a chi professa certe idee: “spero – sottolinea – che nessuno si allei con questa gente alle prossime europee. E spero che lo capisca anche qualche sovranista italiano alleato di questi tedeschi”, conclude il leader di Italia viva.

, L’articolo originale è stato pubblicato da, https://www.tecnicadellascuola.it/gli-alunni-disabili-si-accomodino-in-classi-separate-per-renzi-lidea-dellestrema-destra-e-follia-cosi-si-alimenta-la-paura-del-diverso, Disabilità,Alunni disabili,disabilità,Evidenza,Germania,Matteo Renzi, https://www.tecnicadellascuola.it/feed, Alessandro Giuliani,

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.