Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, il 25 novembre iniziative in tutta Italia. Il ruolo della scuola

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Il 25 novembre di ogni anno segna un appuntamento fondamentale: la Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne.

Stabilita il 17 dicembre 1999 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite con la risoluzione 54/134, questa giornata non è solo un simbolo di lotta e resistenza, ma anche un promemoria dell’essenziale ruolo dell’educazione nella costruzione di una società più equa e priva di violenza di genere.

Le scuole svolgono un ruolo cardine in questo processo educativo. È loro dovere e responsabilità formare le giovani generazioni nei principi del rispetto reciproco, della parità di genere e della non violenza. Attraverso l’implementazione di programmi educativi specifici, che includono moduli sui diritti umani e sulla parità di genere, le istituzioni scolastiche possono apportare un contributo significativo nella prevenzione della violenza contro le donne.

Un aspetto cruciale di questa missione educativa è rappresentato dalla formazione degli educatori. La loro preparazione continua in materia di sensibilizzazione e prevenzione della violenza di genere è fondamentale. Insegnanti adeguatamente formati non solo impartiscono lezioni efficaci, ma sono anche in grado di riconoscere i segni di abuso e intervenire in modo tempestivo, offrendo supporto e guida agli studenti in situazioni difficili.

L’importanza della collaborazione tra scuole, famiglie e comunità locali non può essere sottovalutata. Le scuole possono agire come ponti di comunicazione e comprensione, facilitando il dialogo tra studenti e famiglie e promuovendo iniziative comunitarie per aumentare la consapevolezza su questo tema delicato e fondamentale.

Il progetto “Educare alle relazioni”

Il governo ha deciso di intervenire per contrastare la violenza di genere partendo dalle scuole. Al Senato i ministri dalla Famiglia, Natalità e Pari Opportunità Eugenia Roccella, dell’Istruzione Giuseppe Valditara e della Cultura Gennaro Sangiuliano hanno esposto i progetti dell’esecutivo rivolti al mondo della scuola per la prevenzione e il contrasto della violenza sulle donne.

DIRETTIVA MINISTERIALE [PDF]

PROTOCOLLO [PDF]

Educare alle relazioni: 30 ore all’anno, progetto extracurriculare, facoltativo, solo per le scuole superiori con il consenso dei genitori. Tutti i dettagli del piano

La direttiva ministeriale

Il programma, destinato alle scuole secondarie di secondo grado, si svilupperà in percorsi educativi extra-curriculari, con un impegno di 30 ore annue. La partecipazione sarà facoltativa, e ogni istituto aderirà su base volontaria, previo consenso dei genitori. Il finanziamento di 15 milioni di euro dai fondi Pon mira a supportare le attività proposte, incentrate su metodologie laboratoriali e attività pluridisciplinari.

I docenti saranno al centro di questa iniziativa, assumendo il ruolo di moderatori in gruppi di discussione studenteschi. L’Indire, in collaborazione con professionisti qualificati, fornirà formazione specifica ai docenti coinvolti. La nomina di un docente referente per ogni scuola garantirà un’implementazione coordinata ed efficace del programma.

Un aspetto rilevante del progetto è l’inclusione delle famiglie. Il Fonags opererà in sinergia con la Direzione generale per lo studente, l’inclusione e l’orientamento scolastico, per integrare le esigenze e osservazioni dei genitori. Si prevede anche un monitoraggio accurato per valutare l’impatto e l’efficacia degli interventi.

Il progetto include la creazione di presidi territoriali psicologici in collaborazione con l’Ordine degli Psicologi. Si prevede anche la partecipazione di influencer, cantanti, attori e figure professionali come psicologi, avvocati, assistenti sociali, e organizzazioni contro la violenza di genere. L’intenzione è quella di coinvolgere i giovani attraverso figure a loro vicine e riconoscibili.

Alla fine della sperimentazione, sarà condotta una valutazione per identificare le pratiche migliori e valutare la possibilità di rendere il programma un elemento obbligatorio nel curriculum scolastico. Questa iniziativa rientra in un contesto più ampio di sensibilizzazione, che coinvolge anche i ministeri delle Pari Opportunità e della Famiglia, e della Cultura, con un focus sulla diffusione del numero verde antiviolenza 1522.

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