Gennaro Sangiuliano da Meloni, proteste per l’intervento del direttore del Tg2 alla convention

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di Silvia Morosi Pd e Italia Viva chiedono l’intervento dei vertici della tv pubblica. Calenda: «Un precedente c’è, Campo Dall’Orto alla Leopolda di Firenze. Non facciamo una doppia morale» «Un fatto grave e senza precedenti». L’intervento — sabato — del direttore del Tg2 Gennaro Sangiuliano sul palco di Fratelli d’Italia a Milano è diventato un vero e proprio caso politico. Tanto che il Partito democratico e Italia Viva hanno chiesto un chiarimento da parte dei vertici della televisione pubblica. «Trovo grave e assolutamente improprio il comizio politico del direttore del Tg2 Sangiuliano alla conferenza di Fdi a Milano», ha detto la senatrice Valeria Fedeli, capogruppo del Pd nella Commissione di Vigilanza Rai – . Non è mai accaduto che un direttore di Tg Rai facesse un comizio a una convention di partito. Secondo le regole Rai chi lo ha autorizzato? Serve un urgente chiarimento e l’intervento dei vertici Rai». A criticare l’intervento alla conferenza programmatica di Fratelli d’Italia anche Michele Anzaldi, deputato di Italia Viva e segretario della Commissione Vigilanza: un «caso senza precedenti», aggravato dal fatto che quello di Sangiuliano sia stato anche «l’intervento chiamato a lanciare il discorso immediatamente successivo di Meloni». L’esponente renziano non manca di chiedersi, poi, come abbia potuto «l’amministratore delegato Fuortes autorizzare una tale umiliazione della funzione del servizio pubblico, e avallare un atto di tale disprezzo e arroganza nei confronti dei cittadini che pagano il canone?». Grave, improprio e inedito. Ci sono solo tre parole per definire il comizio politico tenuto dal direttore del Tg2 Sangiuliano alla convention di FdI. Secondo le regole #Rai, chi lo ha autorizzato? Serve subito chiarimento dai vertici dell’azienda. @SenatoriPD @pdnetwork— valeria fedeli (@valeriafedeli) May 1, 2022 Non si è fatta attendere la replica del deputato di FdI, Giovanni Donzelli, che su Twitter ha dato viva a un botta e risposta con Fedeli: «Fammi capire — le ha chiesto in modo diretto — Sangiuliano può intervenire alla Festa dell’Unità a presentare il libro di Landini, ma non a un evento di FdI? Davvero volete punire i giornalisti solo se partecipano a iniziative dell’opposizione?», riferendosi alla presentazione del libro del segretario generale della Cgil nell’estate del 2021 a Pesaro. Scusa @valeriafedeli fammi capire: @GenSangiuliano può intervenire alla Festa dell?Unità a presentare il libro di Landini o da @MatteoRenzi, ma non a un evento di @FratellidItalia? Davvero volete punire i giornalisti solo se partecipano a iniziative dell?opposizione?— Giovanni Donzelli (@Donzelli) May 1, 2022 A difendere l’intervento di Sangiuliano anche Daniela Santanchè, senatrice di Fratelli d’Italia dal 2018, secondo la quale non si sarebbe trattato di un comizio politico ma di «una lezione sul conservatorismo italiano di cui, come tutti sanno, il direttore del Tg2 è uno dei maggiori esperti e rappresentanti culturali». Quella faccia tosta di @Michele_Anzaldi non capisce o fa finta di non capire che intervento @GenSangiuliano non era speech politico ma importante lezione su conservatorismo italiano. La Rai era e resta proprietà privata della sinistra#FratellidItalia @GiorgiaMeloni pic.twitter.com/jZCVHt8wGw— Daniela Santanchè (@DSantanche) May 1, 2022 E c’è chi, come Carlo Calenda di Azione, fa notare come non si tratti — però — di un intervento senza precedenti: Pensa Campo Dall’Orto alla Leopolda (di Renzi, ndr). Su non facciamo doppia morale. Non porta bene», riferendosi alla presenza dell’ex direttore generale della Rai alla kermesse di Firenze nel 2015. Senza precedenti direi di no. Pensa Campo Dall?Orto alla Leopolda.Su non facciamo doppia morale. Non porta bene. https://t.co/jlIQkaRcGu— Carlo Calenda (@CarloCalenda) May 1, 2022 1 maggio 2022 (modifica il 1 maggio 2022 | 19:34) © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-05-01 17:25:00, Pd e Italia Viva chiedono l’intervento dei vertici della tv pubblica. Calenda: «Un precedente c’è, Campo Dall’Orto alla Leopolda di Firenze. Non facciamo una doppia morale», Silvia Morosi

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