Furti in stazioni e metrò a Milano, le borseggiatrici seriali: una 40enne deve scontare 22 anni e tre mesi di carcere

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di Pierpaolo Lio

Una bosniaca senza fissa dimora arrestata dalla polizia in via Lorenteggio, altro ordine di carcerazione per cumulo pene (5 anni) in via Cusani: 53 divieti di accesso alle aree urbane emessi dal questore Giuseppe Petronzi, 37 destinati a donne rom

Una lunga serie di furti e borseggi. Il conto finale: 22 anni e 3 mesi da scontare in carcere. La donna, una 40enne bosniaca senza fissa dimora, è stata arrestata nella notte tra martedì 31 maggio e mercoledì 1 giugno dopo un controllo casuale per una normale identificazione da parte di una pattuglia delle volanti della questura che l’ha incrociata in via Lorenteggio a Milano. Dalle verifiche sul terminale è però spuntato un ordine di carcerazione emesso dalla procura di Milano il 25 marzo scorso per un cumulo pene. Poco prima, attorno alle 20 di martedì, gli agenti avevano eseguito un altro ordine di carcerazione per cumulo pene, questa volta «solo» di cinque anni (con in aggiunta una multa di duemila euro), emesso sempre dalla procura di Milano nel 2020 nei confronti invece di una 24enne croata con alle spalle diversi precedenti per reati contro il patrimonio, fermata per un controllo in via Cusani.

Le ladre incinte e gli ordini di allontanamento

Il fenomeno delle borseggiatrici (spesso in stato di gravidanza, condizione che permette loro di evitare il carcere) non è nuovo nel capoluogo lombardo, che con una certa regolarità registra scippi e furti commessi da donne nomadi nelle aree attorno alle principali stazioni ferroviarie della città e nelle fermate del metrò. Non a caso, dei 53 ultimi divieti di accesso alle aree urbane emessi mercoledì dal questore Giuseppe Petronzi, 37 sono indirizzati a donne di etnia rom. Nello specifico, dei 27 provvedimenti aggravati, perché destinati a persone condannate negli ultimi cinque anni per reati contro la persona o contro il patrimonio, 24 sono rivolti a borseggiatrici rom di età compresa tra i 20 e i 51 anni. Gli altri tre destinatari sono due italiani e un pachistano.

Stazione Centrale, Lambrate, Rogoredo, metrò e tram

Il divieto ha una durata che varia dai 18 ai 24 mesi e riguarda, a seconda dei casi, la stazione Centrale e dintorni (comprese piazza IV Novembre, piazza Luigi di Savoia e piazza Duca d’Aosta), l’intera rete di trasporto metropolitano di Milano, la stazione di Lambrate e piazza Enrico Bottini, la zona di Rogoredo e le vicine aree verdi, l’intera linea 5 del tram. Gli ulteriori 26 provvedimenti ordinari, emessi nei confronti di 14 donne (una italiana e 13 di etnia rom) e 12 uomini (di cui 4 italiani) prevedono il divieto ad avvicinarsi alle infrastrutture di trasporto per 6, 9 o 12 mesi.

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1 giugno 2022 (modifica il 1 giugno 2022 | 14:33)

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, 2022-06-01 12:34:00, Una bosniaca senza fissa dimora arrestata dalla polizia in via Lorenteggio, altro ordine di carcerazione per cumulo pene (5 anni) in via Cusani: 53 divieti di accesso alle aree urbane emessi dal questore Giuseppe Petronzi, 37 destinati a donne rom, Pierpaolo Lio

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