Fiori rossi sulla bara: Putin rende omaggio a Gorbaciov ma non parteciperà  ai suoi funerali Il video

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di Fabrizio Dragosei

Il presidente russo non sarà presente alla cerimonia, ma ha reso omaggio alla salma di Gorbaciov andando a deporre un mazzo di fiori rossi accanto alla bara, nella camera ardente allestita a Mosca

Un telegramma decisamente asettico, che evita accuratamente di esprimere un giudizio sull’operato del padre della perestrojka . Nello scrivere alla famiglia, Vladimir Putin si limita a definire Gorbaciov «un politico e uno statista che ha esercitato un enorme influsso sul corso della storia mondiale. Ha guidato il nostro Paese in un periodo di trasformazioni complesse e drammatiche». Nulla a che vedere con quello ben più caloroso ed esplicito dell’anno scorso, per il novantesimo compleanno di Gorby: «Lei appartiene di diritto alla galassia di persone brillanti e straordinarie, eccezionali statisti dei nostri tempi…».

Ma dopo l’avvio dell’Operazione militare speciale in Ucraina i rapporti tra il capo dello Stato e l’ex leader dell’Urss non sono stati più così idilliaci. Così è stato annunciato che i funerali si svolgeranno nella Sala delle colonne, uno dei luoghi più simbolici della Russia, ma non è stato chiarito definitivamente se si tratterà di una cerimonia di Stato. Avrà sicuramente elementi che sono solitamente riservati a esequie di Stato. Putin non presenzierà alla cerimonia: la motivazione ufficiale è per impegni pregressi che gli impediscono di partecipare ai funerali. Ma gli ha reso omaggio, portando un mazzo di fiori rossi accanto alla bara, nella camera ardente allestita a Mosca.

D’altra parte, l’ultima volta che l’anziano leader aveva parlato di Mosca e Kiev, delle dispute territoriali fra i due Paesi, era stato molto chiaro: «Non si può nemmeno immaginare una guerra. Un conflitto tra Russia e Ucraina sarebbe un’assurdità».

Ultimamente la malattia aveva costretto Gorbaciov a una assenza totale dalla scena pubblica. L’unica cosa che abbiamo è quanto raccontano le persone a lui vicine. Come Aleksej Venediktov, direttore della radio Eco di Mosca che ha cessato le trasmissioni. Ebbene Venediktov a luglio spiegava che l’ex leader dell’Urss «capiva tutto» quello che stava accadendo. E riferendosi al conflitto con l’Ucraina aggiungeva: «Vi posso dire che è rattristato».

L’arrivo di Putin al potere, dopo gli anni di caos della seconda presidenza Eltsin (un acerrimo nemico), fecero riavvicinare Gorbaciov al Cremlino e lo convinsero che le cose per la Russia avevano preso finalmente una buona piega. Ha raccontato nel 2014: «Quando Putin divenne presidente c’era praticamente il pericolo di una disgregazione del Paese. Putin la fermò e costrinse tutti a rispettare la Costituzione. Sembravano metodi autoritari ma in una situazione critica erano giusti perché l’obiettivo era quello di fare l’interesse della maggioranza». Ma le cose, secondo Gorbaciov, già allora rischiavano di andare oltre il lecito: «Non credo sia la strada giusta, lo dico apertamente».

Funerali comunque pubblici, come è stato annunciato. La Sala delle colonne, a due passi dal Bolshoi, è quella dove la Russia pianse Stalin. E dove poi fu allestita la camera ardente per i segretari generali succeduti a Krusciov: Brezhnev, Andropov, Chernenko. Gorbaciov sarà poi inumato a Novodevichye, accanto all’amata moglie Raissa.

1 settembre 2022 (modifica il 1 settembre 2022 | 13:58)

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, 2022-09-01 13:34:00, Il presidente russo non sarà presente alla cerimonia, ma ha reso omaggio alla salma di Gorbaciov andando a deporre un mazzo di fiori rossi accanto alla bara, nella camera ardente allestita a Mosca , Fabrizio Dragosei

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