F1 Gp Arabia Saudita, la Ferrari di Leclerc prima nelle seconde prove libere nonostante l’incidente

di Daniele Sparisci, inviato a Gedda

Leclerc ha sbattuto nella curva 1 e ha rotto i bracci delle sospensioni, incidente anche per Sainz. Mercedes, si vede qualche segnale di miglioramento, Hamilton è quinto

Seconde prove libere surreali a Gedda, dopo l’attacco degli Houthi contro un deposito petrolifero dell’Aramco situato a una ventina di chilometri dal circuito. I team principal e le squadre hanno chiesto spiegazioni a Stefano Domenicali, il capo della F1: dopo un breve meeting si è deciso di continuare il programma del fine settimana. «Se siamo qua è perché è sicuro» ha detto l’ex team principal della Ferrari. Ma in serata è prevista un’altra riunione del sindacato piloti sul da farsi.

Le autorità saudite avevano garantito la massima sicurezza in vista dell’evento, ma i ripetuti attacchi della milizia spalleggiata dall’Iran rappresentano un’escalation pericolosissima.

Tornando ai risultati in pista delle seconde prove, Charles Leclerc ha sbattuto nella curva 1 con la gomma anteriore sinistra e ha concluso con anticipo il turno danneggiando i bracci delle sospensioni. Ma il botto non ha impedito al monegasco di firmare il miglior tempo di giornata (era stato al comando anche al mattino) davanti a Verstappen e Sainz.

La Ferrari conferma di essere in gran forma, come in Bahrain: facile da portare al limite, almeno con Charles perché Sainz è più indietro del compagno. Ma la Red Bull di Max Verstappen sarà un cliente scomodissimo, come a Sakhir anche qui sembra una sfida di dettagli: l’olandese ha ottenuto il secondo crono con le gomme medie, il ferrarista con le rosse.

Un’altalena tecnica difficile da decifrare. Nel finale anche Sainz è andato a muro terminando il lavoro in anticipo, i 6 km di muretti di Jeddah sono una variabile che aggiunge ancora più incertezza: lo spagnolo ha preceduto Sergio Perez. La Mercedes resta lontana, anche se da Hamilton e Russell si vedono piccoli segnali di miglioramento con il quinto e sesto tempo. Si rivede anche Lando Norris, settimo, mentre Ricciardo è nelle retrovie (15°).