Enzo Maresca di nuovo al Manchester City, sarà il vice di Guardiola: la Juventus, i trionfi in Spagna e quel giorno con Sacchi

Spread the love

di Simone Golia, Redazione Di Marzio

L’ex centrocampista torna a Manchester, dove si lanciò vincendo il titolo con l’U23. Sarà il nuovo secondo di Guardiola. Un legame, quello con la Premier League, che nasce da lontano

La carriera da allenatore per Enzo Maresca è stata improvvisamente concepita un pomeriggio, a Malaga. Il centrocampista, arrivato nel gennaio 2010 con la squadra ultima in classifica, l’anno successivo festeggerà addirittura la qualificazione in Champions League. Un miracolo sportivo con in panchina Manuel Pellegrini che, dopo un allenamento, si ferma a chiacchierare con il suo giocatore: «Lo sai, quando smetterai di giocare ti vedrei bene al mio posto», gli dirà. Detto, fatto. Perché i due si ritroveranno davvero insieme otto anni dopo, alla guida del West Ham. Pellegrini davanti alle telecamere, Enzo al suo fianco da vice, proprio come aveva fatto prima con Montella a Siviglia. Adesso Maresca in Inghilterra ci tornerà, perché sarà il nuovo secondo di Pep Guardiola al Manchester City. Il catalano ha dovuto salutare lo spagnolo Juanma Lillo, partito destinazione Qatar per unirsi all’Al-Sadd, permettendo così all’italiano una sorta di ritorno a casa. Già, perché Enzo conosce molto bene quella sponda di Manchester. Con l’U23 ha vinto il titolo in Premier League 2, il primo della storia dei Citizens. Il tutto al suo primo anno e nonostante le complicazioni portate dal Covid. Una sorta di predestinato, tanto da convincere la scorsa estate il Parma a puntare su di lui per risalire immediatamente in A. Non è andata proprio così, con l’esonero dopo 13 giornate. Ma adesso può ripartire dal meglio che c’è.

Il legame con Guardiola e quella giornata con Sacchi…

Enzo e Pep si sono conosciuti dopo un Barcellona-Malaga, con Guardiola che gli raccontò dei tempi di Brescia e di Mazzone. Poi il rapporto si è consolidato a Manchester, perché nel frattempo Maresca decise di accettare il ruolo che gli era stato offerto all’interno dell’accademia del club inglese. L’allenatore catalano lo affascina. Vive le partite in maniera totale, quasi lo logorano. Ma nonostante questo entra sempre in campo con un’energia incredibile. E’ stato fondamentale nel suo percorso dunque e continuerà ad esserlo. Come lo è stato Sacchi, un maestro per lo stesso Pep. Quando Maresca smette di giocare nel 2017, la prima cosa che fa è andare a trovare Arrigo. Ci passa una mezza giornata a parlare solo di calcio. Oggi considera quell’incontro una tappa fondamentale della sua vita. Gioco posizionale e strategie, questi i punti cardine del suo credo. Emblematico il titolo della tesi presentata a Coverciano: «Il calcio e gli scacchi», una scintilla nata negli anni in Spagna e alimentata da libri e corsi.

La Premier a soli 18 anni

Di nuovo in Premier, dunque. Come nel 1998, quando appena maggiorenne lasciò il Cagliari (dove era arrivato dal Milan) per trasferirsi al West Bromwich Albion. Un ragazzino nella periferia di Birmingham, alle prese con l’inglese e i ritmi feroci tipici di quelle parti. L’inizio da riserva, poi l’ascesa che lo porterà a giocare 47 partite (con 5 gol) in un anno e mezzo, diventando un idolo dei tifosi che iniziano perfino a tempestarlo di lettere a casa. Poi, nel gennaio 2000 – a 19 anni – la Juve lo riporta in Italia per 10 miliardi di lire. Zidane, Del Piero, Conte e non solo nello spogliatoio. Lippi e Ancelotti in panchina, che un domani non si meraviglieranno se lo dovessero vedere alzare al cielo qualche trofeo. Come da calciatore ha fatto anche a Siviglia. Due Coppe Uefa, la prima nel 2006 contro il Middlesbrough. 4-0 il risultato finale, lui ne fa due e viene eletto migliore in campo. Premio? 100mila euro, che devolve puntualmente all’ospedale San Juan de Dios: “Perché non dobbiamo mai dimenticare che siamo molto fortunati nella nostra professione”. La fortuna. Sì, anche lavorare accanto a Guardiola lo sarà.

18 giugno 2022 (modifica il 18 giugno 2022 | 19:08)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

, 2022-06-18 22:14:00, L’ex centrocampista torna a Manchester, dove si lanciò vincendo il titolo con l’U23. Sarà il nuovo secondo di Guardiola. Un legame, quello con la Premier League, che nasce da lontano, Simone Golia, Redazione Di Marzio

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.