Eboli, il runner Francesco Gioviale precipita in un dirupo all’ultimo km del trail: trovato morto il giorno dopo

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di Alessandro Fulloni

Le ricerche condotte dal Soccorso Alpino e Speleologico della Campania.

Il podista aveva 47 anni ed era un apprezzato medico: è caduto in prossimità

dell’arrivo, in un tratto segnalato per la pericolosità. Disposta l’autosia

«Sono molto preoccupato, il mio amico è molto più forte di me, corre molto più veloce… avrebbe dovuto essere qui da un pezzo… E invece non c’è». Ore 18 circa. Premiazione del «Trail dei Monti Ebolitani». Uno dei podisti che deve salir e sul podio ha il volto vitreo. È arrivato alla gara — una delle più apprezzate da questa parti nel Salernitano — con un suo caro compagno di allenamenti. Hanno lasciato l’auto nelle vicinanze del via e poi sono partiti, assieme a circa 150 atleti. Ma il resto è il racconto di una tragedia di cui sulle prime non si è accorto nessuno.

C’è voluto un po’ infatti per capire che a Francesco Gioviale, 47 anni, apprezzato medico di Salerno, era capitato qualcosa di brutto. Quando in serata nessuno l’ha più visto è stato dato l’allarme alle forze dell’ordine e sono scattate le ricerche. Che sono andate avanti per tutta la notte e nella mattinata di domenica, verso le cinque, il cadavere dell’uomo è stato avvistato alla fine di un dirupo profondo un centinaio di metri, in località Ernice, in una zona in cui il regolamento dell’evento raccomandava prudenza. È un tratto di percorso che gli organizzatori avevano contrassegnato come «zona rossa». «È il passaggio (circa 1 km) più suggestivo ma anche il più impegnativo di tutto il percorso: è vietato sorpassare gli altri concorrenti; nel tratto più impervio (circa 100mt) è sconsigliata la corsa» si legge sul sito dell’evento. Parole ripetute con un cartello prima del dirupo: «Da qui in poi bisogna camminare e non correre».

Il podista sarebbe scivolato (ma non è esclusa l’ipotesi del malore), mentre, in sesta posizione durante la corsa, era all’ultimo chilometro. Sarebbe rotolato di sotto ed è morto in seguito alla caduta. Nessuno ha assistito all’incidente e se le ricerche si sono indirizzate nel tratto più impervio è stato perché qualcuno lo aveva visto sfrecciare al quattordicesimo chilometro: poco prima, dunque, di Ernice. Il corpo è stato rinvenuto dai tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico della Campania insieme ai volontari del Soccorso Montano Dedalo di Giffoni Valle Piana (Salerno). Sarà disposta l’autopsia. Ma i familiari di Francesco sono distrutti. E non è escluso, avrebbero riferito ad alcuni conoscenti visti alla camera mortuaria, che possano adire le vie legali.

Dopo aver ricevuto l’autorizzazione dal magistrato competente per la rimozione della salma, sono iniziate le operazioni di recupero da parte del Soccorso Alpino e Speleologico della Campania. Alle operazioni hanno partecipato anche la Protezione civile di Eboli, i vigili del fuoco e i carabinieri. Poi solo dolore e lacrime. Chi conosceva Francesco lo definisce, piangendo, come un uomo «allegro, disponibile, generoso».

26 giugno 2022 (modifica il 26 giugno 2022 | 13:51)

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, 2022-06-26 11:51:00, Le ricerche condotte dal Soccorso Alpino e Speleologico della Campania.  Il podista aveva 47 anni ed era un apprezzato medico: è caduto in prossimità  dell’arrivo, in un tratto segnalato per la pericolosità. Disposta l’autosia, Alessandro Fulloni

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