«Don Matteo» conferma il suo successo con Bova al posto di Terence Hill

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I dieci episodi di quest’anno, in onda da marzo a maggio, hanno raccolto 5.963.000 spettatori medi, per una share media del 29,8%: la serie resta amatissima

Chiude in testa alla classifica settimanale la tredicesima stagione di Don Matteo, che ha dovuto affrontare l’avvicendamento fra i protagonisti (Raoul Bova, nei panni di don Massimo, che prende il posto Terence Hill), senza perdere appeal fra la larga platea che è affezionata alla fiction di Rai1. Tempo di bilanci, dunque, per questa stagione di passaggio e cambiamento. I dieci episodi di quest’anno, in onda da marzo a maggio, hanno raccolto 5.963.000 spettatori medi, per una share media del 29,8%: con questi dati la serie è stata nelle prime posizioni della classifica dei «più visti» per un paio di mesi, confermando successo e popolarità dopo una lieve flessione sul terzo episodio. La puntata iniziale (6.541.000 spettatori, 29,9% di share) e quella finale (6.186.000 spettatori, 34,4% di share) sono state le più seguite. Si tratta ovviamente di un ottimo risultato, anche considerato l’avvicendamento dei protagonisti.

Il confronto con le stagioni precedenti deve tenere in considerazione due fattori: per esempio, la dodicesima stagione (che aveva raccolto 6.376.000 spettatori e una share del 26,3%) era in onda nelle prime settimane del lockdown del 2020, quando la platea televisiva si è allargata a dismisura. Inoltre, come abbiamo scritto, dal primo maggio di quest’anno la misurazione della share è stata parzialmente ridefinita. Ma i punti di forza di Don Matteo restano i medesimi di sempre. Il successo della serie si deve al suo doppio «zoccolo duro»: è molto seguita dal pubblico anziano (37% di share in media sul target over 65) ma anche dai ragazzi e giovani adulti (32,3% la share raccolta fra i 15-24enni). Il pubblico è più femminile (35% di share sulle donne), mentre dal punto di vista territoriale la fiction stravince nel Centro e nel Sud del Paese. (a.g.)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

In collaborazione con Massimo Scaglioni, elaborazione Geca su dati Auditel

28 maggio 2022 (modifica il 28 maggio 2022 | 23:35)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

, 2022-05-28 21:36:00,

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I dieci episodi di quest’anno, in onda da marzo a maggio, hanno raccolto 5.963.000 spettatori medi, per una share media del 29,8%: la serie resta amatissima

Chiude in testa alla classifica settimanale la tredicesima stagione di Don Matteo, che ha dovuto affrontare l’avvicendamento fra i protagonisti (Raoul Bova, nei panni di don Massimo, che prende il posto Terence Hill), senza perdere appeal fra la larga platea che è affezionata alla fiction di Rai1. Tempo di bilanci, dunque, per questa stagione di passaggio e cambiamento. I dieci episodi di quest’anno, in onda da marzo a maggio, hanno raccolto 5.963.000 spettatori medi, per una share media del 29,8%: con questi dati la serie è stata nelle prime posizioni della classifica dei «più visti» per un paio di mesi, confermando successo e popolarità dopo una lieve flessione sul terzo episodio. La puntata iniziale (6.541.000 spettatori, 29,9% di share) e quella finale (6.186.000 spettatori, 34,4% di share) sono state le più seguite. Si tratta ovviamente di un ottimo risultato, anche considerato l’avvicendamento dei protagonisti.

Il confronto con le stagioni precedenti deve tenere in considerazione due fattori: per esempio, la dodicesima stagione (che aveva raccolto 6.376.000 spettatori e una share del 26,3%) era in onda nelle prime settimane del lockdown del 2020, quando la platea televisiva si è allargata a dismisura. Inoltre, come abbiamo scritto, dal primo maggio di quest’anno la misurazione della share è stata parzialmente ridefinita. Ma i punti di forza di Don Matteo restano i medesimi di sempre. Il successo della serie si deve al suo doppio «zoccolo duro»: è molto seguita dal pubblico anziano (37% di share in media sul target over 65) ma anche dai ragazzi e giovani adulti (32,3% la share raccolta fra i 15-24enni). Il pubblico è più femminile (35% di share sulle donne), mentre dal punto di vista territoriale la fiction stravince nel Centro e nel Sud del Paese. (a.g.)

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In collaborazione con Massimo Scaglioni, elaborazione Geca su dati Auditel

28 maggio 2022 (modifica il 28 maggio 2022 | 23:35)

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