Il Dolce&Salato tra i fornelli: ecco la ricetta giusta contro la dispersione scolastica

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di Walter Medolla

Una scuola di cucina e pasticceria a Maddaloni, in provincia di Caserta. Lo chef Giuseppe Daddio: «Formiamo i professionisti di domani e garantiamo un impiego». 800 iscritti ogni anno

Pietro Fisio ha 15 anni e lo ammette arrossendo: «Non è che mi piacesse proprio andare a scuola». Nato a Maddaloni, in provincia di Caserta, una sorella e due fratelli in casa, malgrado gli incoraggiamenti dei genitori «al mattino era sempre una fatica alzarmi dal letto. Anzi, a volte non mi alzavo proprio». E così, viene bocciato un anno e con fatica arriva alla licenza media. Un caso da manuale destinato ad essere archiviato alla voce «dispersione scolastica» delle statistiche su questo argomento sempre più nere del nostro Paese.

Ma ecco la svolta: «Ho saputo da mia mamma che c’era un istituto professionale che insegnava a cucinare e a me cucinare piaceva già; così ci siamo informati e mi sono iscritto. All’inizio – confessa – non ero costante e non andavo neppure troppo volentieri. Ma poi mi si è acceso qualcosa, a quel punto mi sono appassionato e adesso ci tengo proprio tanto». Al suo fianco lo chef Giuseppe Daddio lo guarda fiero: la sua scuola Dolce&Salato è nata proprio per aiutare i ragazzi come Pietro, quelli che hanno bisogno non solo di imparare un mestiere ma anche di trovare un ambiente che li formi come persone, che faccia crescere e valorizzi i loro talenti. E i dati sono significativi: sono oltre 800 gli allievi che ogni anno scelgono la scuola per la formazione professionale; più di 200 sono i docenti altamente qualificati e quasi cento i partner.

Ricerca e materie prime

«L’idea della scuola- spiega lo chef Daddio – nasce 25 anni fa, dall’esigenza di dare a chi si introduceva nel mondo della cucina un approccio diverso da quello classico, volevamo dare insieme al maestro pasticciere Aniello di Caprio, con cui ho iniziato questa esperienza, un concetto di cucina fatto di ricerca, di studio della materia e delle tecniche, un modo di affrontare questo mestiere che partisse dai saperi per poi arrivare ai sapori». Una filosofia vincente e al passo con le esigenze di un settore che negli ultimi anni è esploso.

A quel punto viene fissato un nuovo obiettivo. «Con il passare del tempo e vista anche l’esigenza del territorio – aggiunge lo chef campano – abbiamo dato sempre maggiore attenzione a quei tanti giovani che per diversi motivi si allontanavano dai percorsi formativi scolastici, che evadevano l’obbligo o che non riuscivano a portare a termine gli studi». Il riscatto dei ragazzi come ulteriore priorità. Con una mission: formare i professionisti di domani e indirizzarli al lavoro nel minor tempo possibile.

«Riusciamo a intercettarli – prosegue Daddio – grazie alle segnalazioni dei servizi sociali e dei Tribunali ma soprattutto grazie alla grande collaborazione e all’impegno delle associazioni di volontariato del nostro territorio, che hanno un quadro generale del disagio e delle difficoltà in cui vivono. Ne sono passati tanti di ragazzi dalla nostra scuola, ora abbiamo una classe composta da 20 alunni a cui offriamo una formazione e soprattutto un’opportunità di inserimento in un mondo che è in continua espansione ed evoluzione». E tutti i ragazzi che passano dalla scuola «alla fine trovano lavoro», sottolinea con orgoglio.

La pratica che gratifica

«I nostri corsi iniziano a settembre – conclude Daddio – e proseguono anche durante il periodo estivo con esperienze pratiche in ristoranti e strutture ricettive. Un modo per dare continuità e soprattutto gratificare un percorso formativo che può aiutare a crescere». Ne è un esempio il giovane Pietro che intanto migliora di giorno in giorno attraverso lo studio e l’impegno che sta mettendo in questa esperienza. «La cosa che mi piace di più – precisa – è seguire gli chef quando preparano un piatto nuovo e mi viene proprio voglia di imparare». In questo modo le soddisfazioni cominciano già ad arrivare: «Mi affidano incarichi e mi sento valorizzato. Anche i miei genitori cominciano a essere orgogliosi di me. E finalmente sono contento».

22 novembre 2022 (modifica il 22 novembre 2022 | 17:56)

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, 2022-11-24 01:27:00, Una scuola di cucina e pasticceria a Maddaloni, in provincia di Caserta. Lo chef Giuseppe Daddio: «Formiamo i professionisti di domani e garantiamo un impiego». 800 iscritti ogni anno, Walter Medolla

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