Docente di ruolo della primaria accetta supplenza da GPS per la secondaria: quanto guadagnerà?

Supplenze anno scolastico 2023/24: proseguono in questi giorni i bollettini degli Uffici Scolastici. Poche le nomine perchè dovrebbero derivare solo da due situazioni: rinuncia all’incarico conferito a colleghi che precedono in graduatoria ed eventuali nuovi posti di sostegno in deroga. Ci auguriamo che invece si siano concluse le operazioni relative alle immissioni in ruolo e assegnazioni provvisorie.

Un quesito a [email protected]

La mia situazione è la seguente: sono di ruolo su primaria dal 2017. Post tfa sostegno secondaria di secondo grado, sono entrata in gps, prima fascia, e ho accettato una supplenza finalizzata al ruolo, chiedendo aspettativa dalla primaria. Parlando con una mia collega mi ha fatto notare che questo passaggio a livello stipendiale non è conveniente, poiché avrò ritardi nei pagamenti e la mensilità non sarà equiparata ai colleghi della secondaria. È così? Grazie dell’attenzione.

Art. 36 Aspettativa per docenti di ruolo

All’attribuzione degli incarichi a tempo determinato possono partecipare anche i docenti di ruolo, come si legge nell’annuale nota supplenze:

È opportuno segnalare che anche il personale scolastico di ruolo, avendone titolo, può partecipare alla procedura in esame – nei limiti previsti dagli articoli 36 e 59 del CCNL del comparto scuola 2006-2009 – nonché all’attribuzione delle supplenze di cui al successivo punto 2.

Il docente di ruolo che accetta la supplenza al 30 giugno/31 agosto

• è sottoposto alla disciplina prevista dal CCNL per il personale assunto a tempo determinato, fatti salvi i diritti sindacali;
• mantiene senza assegni, complessivamente per tre anni, la titolarità della sede.

Riguardo all’ultimo punto, precisiamo che:

• la sede di titolarità si perde dopo aver svolto 3 anni di supplenza o meglio appena si ottiene la supplenza per il quarto anno, nel corso del quale si perde la titolarità e si deve presentare domanda di mobilità per ottenerne una nuova;
• il periodo di tre anni scolastici ricomincia a decorrere, in caso di nuova assegnazione di sede di titolarità [tale precisazione è presente nella succitata Ipotesi di CCNL 19/21 (dichiarazione congiunta n. 4), tuttavia va già applicata, considerate anche le pronunce giurisdizionali al riguardo, come quella del Tribunale di Cuneo – Ordinanza del 31/03/2023  (R.G. 171/2023) – relativa al personale ATA ma applicabile anche ai docenti].

Lo stipendio

Non ci risultano ritardi nell’erogazione degli stipendi per il personale a tempo determinato con contratto al 30 giugno/31 agosto se le segreterie scolastiche sono solerti negli adempimenti relativi.

Quando si parla di “ritardo negli stipendi dei precari” si fa riferimento alle supplenze temporanee. Queste ultime negli ultimi anni, è vero, hanno subìto ritardi cronici nell’erogazione degli stipendi (fino a 4 mesi di ritardo), anche se l’attuale Ministero sta mettendo a punto un sistema per ovviare a questo problema.

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Ai fini della ricostruzione di carriera l’anno in cui si usufruisce dell’art. 36 viene considerato preruolo.

Quindi il docente in aspettativa per supplenza riceverà lo stipendio spettante come supplente della scuola secondaria e dal 1° luglio dovrà presiedere nella sede di titolarità.

Prima dell’accettazione della supplenza infatti la segreteria scolastica della sede di titolarità avrà espletato tutte le pratiche per l’inserimento a SIDI della sua scheda, adesso integrata con l’accettazione della supplenza fino al 30 giugno.

Pertanto lo stipendio sarà quello del docente a tempo determinato della scuola secondaria, prima fascia.

Forse la collega voleva sottolineare che un docente di ruolo in fascia superiore  (lei non specifica in quale rientra) ritorna ad una fascia iniziale per i mesi di supplenza. Ma sicuramente dietro un’esperienza del genere non c’è solo il secco dato stipendiale.

Le risposte ai quesiti

È possibile inviare un quesito all’indirizzo [email protected] (non è assicurata risposta individuale ma la trattazione di tematiche generali)

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