Decreto lavoro: risarcimento a docenti e personale per malattie professionali, fondo per vittime PCTO, taglio 7% contributi previdenziali. BOZZA

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Anticipazioni della bozza, visionata dalla nostra redazione, del Decreto-lavoro che oggi sarà presentato in CdM in occasione del 1 maggio, festa dei lavoratori. Al suo interno interventi che riguardano anche il mondo della scuola sia lato personale che studenti. Interventi anche sui contributi previdenziali.

49 milioni per risarcire personale scolastico

Il fondo per i contributi assicurativi per i lavoratori, verrà modificato con l’aggiunta di nuove categorie di lavoratori, inclusi i docenti, gli esperti esterni, i formatori e gli studenti. Il provvedimento prevede l’istituzione di un fondo ad hoc e l’estensione delle tutele dell’INAIL. La nuova normativa coprirà gli infortuni avvenuti all’interno delle scuole e nelle attività programmate, nonché gli infortuni in itinere dei docenti, ma non quelli degli studenti. Inoltre, la malattia professionale sarà coperta dall’estensione assicurativa.

La bozza del decreto-lavoro contenente il provvedimento potrebbe essere varata il 1° maggio di quest’anno. Sarà compito dei Dirigenti scolastici avviare le procedure necessarie per l’applicazione del testo approvato, presumibilmente entro l’inizio del prossimo anno scolastico. Si sottolinea che il provvedimento riguarda non solo il mondo della scuola, ma anche quello universitario e gli esperti esterni.

2 milioni di euro per gli studenti vittime nell’alternanza scuola-lavoro

La ministra del lavoro Marina Calderone e il ministro dell’istruzione e del Merito Giuseppe Valditara hanno raggiunto un accordo per ampliare la tutela infortunistica degli studenti durante le attività formative. La nuova normativa coprirà tutti gli eventi che si verificano all’interno delle scuole o durante le attività programmate, superando così la limitazione attuale che riguarda solo le attività tecnico-scientifiche nei laboratori o le esercitazioni pratiche nelle palestre. L’indennizzo sarà disponibile per tutte le attività formative, senza eccezioni.

Il fondo per la tutela infortunistica avrà una disponibilità economica di 10 milioni di euro e coprirà gli eventi mortali a partire dal 1° gennaio 2018, data di avvio dell’alternanza scuola-lavoro. A partire dal 2024, il fondo sarà alimentato da risorse per 2 milioni di euro all’anno. In questo modo, gli studenti saranno maggiormente protetti durante le attività formative e avranno accesso a una maggiore tutela in caso di incidenti.

60 milioni per le attività socioeducative per i minori

Nel testo del Decreto-lavoro è presente l’istituzione di un fondo con una dotazione di 60 milioni di euro per l’anno 2023 a favore delle attività socioeducative dei minori. Tale fondo, destinato a finanziare iniziative dei Comuni in collaborazione con enti pubblici e privati, mira a potenziare i centri estivi, i servizi socioeducativi territoriali e i centri con funzione educativa e ricreativa che svolgono attività a favore dei minori.

3mila euro benefit per chi ha figli

Inoltre, il governo ha annunciato che non saranno tassati i fringe benefit fino a 3.000 euro per i lavoratori con figli, limitatamente al periodo d’imposta 2023. In deroga a quanto previsto dal Testo unico delle imposte sui redditi, non concorrono a formare il reddito il valore dei beni ceduti e dei servizi prestati ai lavoratori dipendenti con figli a carico, nonché le somme erogate o rimborsate ai medesimi dai datori di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas naturale entro il limite complessivo di euro 3.000.

Secondo quanto emerso nelle ultime ore, il governo starebbe considerando un taglio di 6 punti percentuali per i redditi fino a 35mila euro e a 7 punti per i redditi fino a 25mila euro dei contributi previdenziali per le buste paga da luglio a novembre, per un costo totale di 4,1 miliardi di euro.

Il testo preliminare prevede che “per i periodi di paga dal 1° luglio 2023 al 30 novembre 2023, senza ulteriori effetti sul rateo di tredicesima, la misura dell’esonero stabilita dal primo periodo in due punti percentuali è elevata a sei punti percentuali, fermi restando l’ulteriore incremento di un punto percentuale dell’esonero”. Se questa misura dovesse essere confermata, ci sarebbe una modifica alla legge attuale che prevede per tutto il 2023 un esonero sulla quota di contributi previdenziali dovuti dai lavoratori dipendenti pubblici e privati, esclusi i lavoratori domestici. Al momento, lo sconto è pari al 2% se la retribuzione imponibile non supera i 2.692 euro mensili e al 3% se la retribuzione non supera i 1.923 euro mensili.

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