Da evitare le chat su Whatsapp o Telegram tra studenti e docenti: comunicazioni solo tramite via istituzionale. Le indicazioni del Garante Privacy

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Il Garante per la privacy in Spagna ha risposto a diverse domande riguardo al trattamento dei dati degli studenti a scuola.

Le risposte fornite sono state raccolte in una guida disponibile online.

La maggior parte delle indicazioni, segnala Italia Oggi, è valida anche in Italia considerato che il quadro normativo di riferimento, cioè il regolamento europeo 2016/679, è il medesimo sia in Italia che in Spagna.

Per quanto riguarda la comunicazione tra insegnanti e studenti, il Garante spagnolo ha risposto che, di norma, questa dovrebbe avvenire tramite gli indirizzi email dell’istituzione scolastica e non tramite applicazioni di messaggistica istantanea. Tuttavia, in situazioni eccezionali e circoscritte, come l’esecuzione di un compito o di un lavoro specifico, la registrazione di immagini potrebbe essere autorizzata, ma solo per l’uso degli studenti coinvolti, dei loro genitori o tutori e dell’insegnante di riferimento.

Per quanto riguarda la comunicazione di dati ai Servizi Sociali e alle istituzioni sanitarie, il Garante spagnolo ha risposto che questa può avvenire senza il consenso degli interessati se giustificata dall’interesse superiore del minore o per le finalità di cura affidata a professionisti sanitari.

Per quanto riguarda l’invio di immagini agli studenti ai genitori tramite applicazioni di messaggistica istantanea, il Garante spagnolo ha risposto che questa operazione non dovrebbe essere effettuata nell’ambito della funzione didattica ed educativa. Tuttavia, in casi in cui l’interesse superiore del bambino sia compromesso, come in caso di incidenti o malesseri durante una gita scolastica, le immagini potrebbero essere raccolte e inviate per informare e rassicurare i genitori.

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