Concorsi docenti: sui test a crocette, il Ministero sta correggendo il tiro e ci dà ragione

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La settimana scorsa avevamo dato notizia della bozza di decreto PA 2 – Assunzioni e in particolare delle nuove regole per la prova scritta sostituita da un “test a crocette” finalizzato – si leggeva nel testo che circolava in rete – ad “accertare le competenze pedagogiche, ecc..”.
Avevamo subito commentato osservando che – come sa anche uno studentello al primo anno di scienze della formazione – i quesiti chiusi a scelta multipla difficilmente possono servire per accertare competenze.
In un secondo articolo avevamo riportato un ampio parere di Cristiano Corsini, docente di pedagogia sperimentale all’Università di Roma Tre.
Entrambi gli articoli aveva suscitato un certo dibattito fra i nostri lettori, alcuni dei quali apparivano poco convinti delle nostre argomentazioni.
Ma adesso c’è un fatto nuovo: secondo una nuova versione del decreto, sempre provvisoria, si parla di “accertamento delle conoscenze e delle competenze”.
La correzione non è di poco conto perché sta ad indicare che, con ogni probabilità, al Ministero si sono resi conto dell’errore e quindi hanno deciso di correre ai ripari.
In mezzo ai mille problemi che affliggono la nostra scuola, quello sulla diatriba conoscenze/competenze è certamente il meno importante ma è apprezzabile il fatto che la nostra modesta osservazione (siamo stati i primi e in sostanza gli unici a sottolineare la “svista”) sia stata tenuta in considerazione dagli uffici legislativi del Ministero.
Adesso, però, dobbiamo attendere il testo definitivo del decreto nella versione ufficiale che sarà inserita nella Gazzetta Ufficiale.

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