Camera, definite le commissioni: nessuna donna fra i 14 presidenti

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di Adriana LogroscinoEletti i vertici a Montecitorio: 7 a guida FdI, 4 alla Lega, 3 a Forza Italia. Tremonti agli Esteri Eletti i quattordici presidenti delle commissioni permanenti della Camera: confermate tutte le indiscrezioni dei giorni scorsi, emerge la polemica dall’opposizione per l’indicazione, da parte della maggioranza, di soli uomini. Fratelli d’Italia guiderà le previste sette commissioni: con Giulio Tremonti agli Esteri, Ciro Maschio alla Giustizia, Marco Osnato alle Finanze, Federico Mollicone alla Cultura, Mauro Rotelli all’Ambiente, Salvatore Deidda ai Trasporti e Walter Rizzetto al Lavoro. Quattro i presidenti leghisti: Antonino Minardo alla Difesa, Alberto Gusmeroli alle Attività produttive, Mirco Carloni all’Agricoltura e Alessandro Giglio Vigna alle Politiche europee. Forza Italia presiederà la commissione Bilancio con Giuseppe Mangialavori, gli Affari sociali con Ugo Cappellacci e gli Affari costituzionali con Nazario Pagano. Riprende la polemica sulla parità di genere con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, la capogruppo pd a Montecitorio Debora Serracchiani: «Tutti e 14 i presidenti delle Commissioni permanenti sono uomini. Tutti scelti dalla maggioranza. La sto guardando, Meloni». Si unisce alla collega la senatrice dem Valeria Valente: «Ricapitolando solo 6 donne su 24 ministri e in ruoli marginali, nessuna presidente di commissione e solo 4 vicepresidenti. Le parole non servono se i fatti raccontano un’altra storia». Oggi tocca al Senato eleggere i suoi dieci presidenti di commissione. Al netto di sorprese, non previste, per FdI dovrebbe toccare ad Alberto Balboni (Affari costituzionali), Nicola Calandrini (Bilancio), Luca De Carlo (Agricoltura) e Giulio Terzi di Sant’Agata (Politiche europee). La Lega punta su Giulia Bongiorno alla Giustizia, Massimo Garavaglia alla Finanze e Roberto Marti alla Cultura. Infine per Forza Italia certa la conferma alla presidenza degli Esteri per Stefania Craxi, e alla guida dell’Ambiente si profila un big del partito: Gianfranco Micciché. Trattative piuttosto in salita, invece, per la guida degli organi che spettano all’opposizione. Al Copasir è data per probabile l’elezione di Lorenzo Guerini, candidato ufficiale del Pd che sarà sostenuto da pezzi della maggioranza e contrastato dai grillini. Per la Vigilanza Rai, invece, i rapporti difficili tra dem e Cinque Stelle, alle prese con una quasi impossibile intesa sulle Regionali di Lombardia e Lazio, rimettono in gioco l’ipotesi che la presidenza vada al Terzo polo con Maria Elena Boschi di Italia viva. Sulla possibile convergenza su un nome del Movimento (si parla di Riccardo Ricciardi, sgradito però agli altri partiti) dal Nazareno filtra pessimismo: «Non ci sono canali di comunicazione aperti». 10 novembre 2022 (modifica il 10 novembre 2022 | 09:28) © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-11-10 12:14:00, Eletti i vertici a Montecitorio: 7 a guida FdI, 4 alla Lega, 3 a Forza Italia. Tremonti agli Esteri, Adriana Logroscino

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