carburanti
di Alessia Conzonato17 lug 2022
Tra i benefit offerti dalle aziende del settore privato ai propri lavoratori entra anche la spesa per il carburante. I datori di lavoro che lo vorranno potranno erogare bonus rivolti ai dipendenti per sostenere i costi di benzina, gasolio, Gpl e metano, ma anche per la ricarica di veicoli elettrici. L’importo massimo è di 200 euro e non sono tassati e sono integralmente deducibili dal reddito d’impresa. L’Agenzia delle Entrate, con la circolare 27/E ha chiarito le modalità per la distribuzione dell’incentivo e chi sono i soggetti interessati.
Datori di lavoro e destinatari
Infatti, per prima cosa il documento specifica che sono escluse dall’agevolazione tutti lavoratori che sono impiegati nell’amministrazione pubblica. Mentre i professionisti che non svolgono un’attività commerciale e i lavoratori autonomi, oltre ai datori di lavoro del settore privato, possono erogare il beneficio, se dispongono di dipendenti. Per essere destinatari, invece, è necessario essere titolari di un rapporto di lavoro dipendente senza alcun limite di stipendio. Essendo la misura volta a indennizzare i dipendenti di datori di lavoro privati dei maggiori costi sostenuti a seguito dell’aumento del prezzo dei carburanti, i buoni possano essere corrisposti dal datore di lavoro da subito, senza necessità di preventivi accordi contrattuali.
Tra i benefit aziendali
Per ottenere il bonus benzina, il lavoratore dipendente non ha bisogno di presentare una domanda: sarà il datore di lavoro a decidere se erogarlo e da quale importo. In ogni caso non concorre alla formazione del reddito e rappresenta un’agevolazione in più rispetto a quella generale già prevista dall’articolo 51 del Tuir. Quindi, l’Agenzia delle Entrate chiarisce che deve essere conteggiato separatamente rispetto ad altri benefit. Ciò significa che per fruire dell’esenzione da imposizione, i beni e i servizi erogati nel periodo d’imposta 2022 dal datore di lavoro a favore di ciascun lavoratore dipendente possono raggiungere un valore di 200 euro per uno o più buoni benzina e un valore di 258,23 euro per l’insieme degli altri beni e servizi (compresi eventuali ulteriori buoni benzina). L’incentivo può essere erogato anche per finalità retributive, al posto del premio di risultato. In questo caso deve avvenire entro la fine dell’anno e in esecuzione dei contratti aziendali o territoriali, nel rispetto della specifica normativa prevista per i premi di risultato.
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, 2022-07-18 11:23:00, I datori di lavoro che lo vorranno potranno erogare un bonus di massimo 200 euro ai propri dipendenti per sostenere le spese di carburante e far fronte ai continui aumenti dei prezzi. Ecco come ottenerlo, Alessia Conzonato