Belgorod, la mini controffensiva ucraina in territorio russo: cosa ci dice il blitz elicotteristico di Kiev

di Andrea Marinelli e Guido Olimpio

L’Ucraina attacca la Russia: due velivoli Mi24 di Kiev sono riusciti a varcare il confine e a colpire un deposito di carburante. Segno che le forze aeree ucraine continuano ad operare

È una guerra lunga, lo dicono gli esperti. Fatta di un insieme di mini-battaglie ed episodi. Come quello avvenuto nella notte a Belgorod, cittadina russa vicino al confine con l’Ucraina (qui la mappa).

Una coppia di elicotteri Mi 24 ucraini ha colpito con razzi S8 un grande deposito di carburante provocando un incendio. Versione confermata dalle stesse autorità locali e documentata – anche se non c’è modo di verificare con certezza – da alcuni video e foto (quella che pubblichiamo è dell’agenzia Afp).

Un evento che segnala alcuni punti:

1. Le forze aeree di Kiev (dai droni agli elicotteri) continuano ad operare e sono in grado di raggiungere target persino in territorio nemico. Prova di vitalità e organizzazione.

2. Mosca non è riuscita, dopo un mese, ad avere la supremazia aerea nonostante i suoi mezzi. Solo pochi giorni fa lo Stato Maggiore aveva proclamato di aver azzerato l’aviazione nemica. Sono sempre i filmati che girano sul web a raccontare dei raid dal cielo.

3. I velivoli protagonisti dell’incursione a Belgorod hanno volato a bassa quota e con il buio, questo per eludere le difese anti-aeree (in particolare sistemi portatili). E’ comunque una sfida al dispositivo dello zar.

4. La cittadina era già stata obiettivo di un presunto attacco missilistico, ancora di notte: un missile avrebbe distrutto un’installazione militare innescando una grande esplosione (ci sono filmati). Un’altra ricostruzione ipotizzava un incidente durante il trasporto di munizioni. Un caso che ricorda quello della nave da sbarco russa semi-affondata dalla deflagrazione del carico: anche qui non è stato escluso l’impiego di un missile terra-terra lanciato dagli ucraini.

5. Il blitz elicotteristico aiuta il morale della resistenza e si inserisce anche nella narrazione (e propaganda) che sottolinea le difficoltà dell’Armata. Ma il conflitto, purtroppo, è ancora lungo. Nulla è definitivo, rischioso trarre conclusioni generali. E come in tante crisi ci sono tesi o contro-tesi: c’è chi si è spinto a suggerire (senza offrire evidenze) di una provocazione russa per “giustificare” qualche tipo di reazione. Lettura collegata anche al fatto che la Russia sostiene che vi saranno conseguenze sul negoziato. In questa tragedia vale tutto. Mosca non aveva forse smentito di essere pronta ad invadere?

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1 aprile 2022 (modifica il 1 aprile 2022 | 13:47)

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