Bce, tassi al rialzo dello 0,75%: è il secondo (maxi) aumento dopo quello di 0,50 di luglio Cosa cambia per i mutui? Rate più care

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l’annuncio

di Redazione Economia08 set 2022

Bce, tassi al rialzo dello 0,75%: è il secondo aumento dopo quello di luglio Christine Lagarde, presidente della Banca centrale europea

Nuovo rialzo dei tassi dopo quello dello 0,50% dello scorso luglio (il primo in 11 anni): la Banca centrale europea ha annunciato un ulteriore, e questa volta maxi, rialzo di 75 punti base (i tassi di riferimento, quindi, salgono all’1,25%). Si è trattato di una scelta difficile, ancor più di quella del 21 luglio, quando la Bce alzò i tassi d’interesse per la prima volta dopo undici anni mettendo fine all’era dei tassi negativi; allora il rialzo da 50 punti base — più alto delle attese — servì anche a convincere i falchi a dare vita allo scudo anti-spread, varato all’unanimità.

Il «nemico» inflazione: rivista all’8,1%

Oggi la Bce è partita, per arrivare alla decisione, dai dati. Che dicono che l’inflazione, il vero nemico da battere, ad agosto ha toccato il nuovo record di 9,1%, nei Paesi baltici viaggia sopra il 20% da mesi, ha superato la doppia cifra in Olanda, Spagna e altri, e la Germania ci arriverà a dicembre. La previsione fatta a luglio dallo staff per il 2022 (6,8%) è stata pesantemente rivista al rialzo: adesso l’inflazione è attesa all’ 8,1% nel 2022, al 5,5% nel 2023 e al 2,3% nel 2024, come si legge nel comunicato della Bce al termine della riunione. Ciò ha rafforzato le convinzioni di chi ha deciso la nuova maxi stretta che, con ogni probabilità, sarà seguita da un’altra a ottobre per i tassi di interesse di 19 Paesi membri dell’Eurozona. Tanto più che l’inflazione potrebbe ulteriormente crescere con la riduzione delle forniture di gas della Russia. «Siamo determinati a riportare l’inflazione al target del 2% e adotteremo le misure necessarie meeting by meeting prendendo in considerazione tutti i dati, sia quelli relativi all’inflazione che all’economia, inclusa una possibile recessione», ha sottolineato la presidente della Bce Christine Lagarde. Tassi di interesse più alti sono la soluzione abituale per tenere sotto controllo l’inflazione, ma per molti potrebbero avere l’effetto di peggiorare le dimensioni della recessione in arrivo. Da qui la difficoltà della decisione presa oggi. Che adesso avrà ripercussioni anche sui mutui.

Il taglio delle stime del Pil

La Bce ha tagliato anche le stime del Pil dell’Eurozona: «Dopo un rimbalzo nella prima metà del 2022 — si legge nel comunicato — dati recenti indicano un sostanziale rallentamento della crescita economica dell’area euro, con un’economia che dovrebbe ristagnare nel corso dell’anno e nel primo trimestre del 2023. I prezzi molto elevati dell’energia stanno riducendo il potere d’acquisto dei redditi delle persone e, sebbene le strozzature dell’offerta si stiano attenuando, continuano a limitare l’attività economica». Inoltre, la guerra «pesa sulla fiducia di imprese e dei consumatori». «Nello scenario base prevediamo una stagnazione nel quarto trimestre 2022 e nel primo trimestre 2023 ma nello scenario peggiore, che prevede un’interruzione totale delle forniture di gas russo, vediamo una recessione nel 2023», ha dichiarato la presidente della Bce Christine Lagarde.

Lo scudo anti spread

«Il Consiglio direttivo — si legge nel comunicato della Bce — è pronto ad adeguare tutti i suoi strumenti nell’ambito del suo mandato per garantire che l’inflazione si stabilizzi al suo obiettivo del 2% nel medio termine. Il Tpi (o scudo anti-spread, ndr) è disponibile per contrastare dinamiche di mercato ingiustificate e disordinate che rappresentano una seria minaccia per la trasmissione della politica monetaria in tutti i Paesi dell’area dell’euro, consentendo così al Consiglio direttivo di adempiere più efficacemente al proprio mandato di preservare la stabilità dei prezzi».

Borse in calo

Dopo una reazione tranquilla al rialzo dei tassi dello 0,75%, i mercati sono peggiorati con l’inizio del discorso del presidente della Bce, Christine Lagarde: la Borsa di Francoforte cede l’1,3%, Milano l’1%, Amsterdam lo 0,8%, Parigi lo 0,5%. Tiene Londra (-0,4%) che non sembra guardare alle notizie sullo stato di salute della Regina Elisabetta. Tensione anche sui titoli di Stato europei: i bond italiani, tedeschi, francesi e spagnoli vedono rendimenti in aumento di circa 10 punti base, con il tasso del Btp a 10 anni al 3,96%. Spread stabile a quota 228.

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, 2022-09-08 13:10:00, Bce, oggi la decisione sui tassi: la Banca centrale europea ha annunciato un ulteriore rialzo di 75 punti base dopo quello di 50 punti dello scorso luglio, il primo in 11 anni. Ancora un rialzo dei tassi in Europa, quindi, per combattere l’inflazione, Redazione Economia

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