Balneari, Toti: Nel governo cè chi dà false speranze. Ora si mappino le coste e si discuta con la Ue

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di Virginia PiccolilloIl governatore della Liguria: Scontato si dovesse seguire Bruxelles. Multinazionali? Sulla spiaggia vogliamo mangiare lo spaghetto alle vongole non il cheeseburger Giovanni Toti, lei presidente di una Regione, la Liguria, che la terza per numero di stabilimenti in Italia. Che ne pensa dell’intervento del capo dello stato? Lo trovo scontato dopo la pronuncia del Consiglio di Stato e di alcuni uffici giudiziari che, in vario modo, avevano messo in chiaro un punto: si deve seguire la normativa europea sovraordinata e non quella nazionale. Ma il centrodestra in campagna elettorale non lo aveva promesso? Veramente io mi sono inimicato molti per aver sostenuto il contrario. Spero che sia di lezione a tanti e che si capisca che alle elezioni c’ sempre il fondato rischio di vincere. E ora? A differenza di Giorgia Meloni, che ha saputo parlare la lingua della verit, qualcuno induce false speranze. A chi si riferisce? Una parte di maggioranza trasversale: un pezzo di Lega, uno di FI, esponenti di sinistra di Regioni che hanno molti stabilimenti. Continuano a raccontare, per costruirsi benemerenze, cose che non potremo mai mantenere. Che fare? Bisogna avere il coraggio della verit. Qualsiasi cosa il Parlamento riesca a legiferare, a meno di non disconoscere la direttiva europea, non sar mai applicato dalle Corti. E non produrr che illusioni. Quale soluzione prospetta per i balneari infuriati? Considerare le concessioni a seconda del valore. Valutare alla stessa maniera stabilimenti prestigiosi e piccoli scogli sperduti dove si arriva solo a piedi un’enormit. Credo sia possibile fare un ragionamento con l’Ue spiegando che alcune non sono appetibili dal punto di vista economico e vanno considerate volontariato ambientale. Che cosa dovrebbe fare la premier? Prendersi il tempo che serve. Mappare le nostre coste e vedere le caratteristiche di ogni stabilimento. Quali sono a conduzione familiare e quali per fatturato e dipendenti possono rientrare nelle regole della concorrenza. Per arginare il potere delle multinazionali? Alcune sono gi qua. Poi chiaro che occorre discutere con l’Ue sulla costruzione dei bandi. Noi sulla spiaggia vogliamo mangiare lo spaghetto alle vongole non il cheeseburger. Quindi si pu chiedere di tenere conto nei punteggi l’investimento umano, l’esperienza, la gestione familiare, la qualit. C’ il tempo? Non si rischia il caos se interviene prima la Corte di giustizia europea? Un’applicazione scorretta della Bolkestein porterebbe a ricorsi, sigilli: il Vietnam. Anche per l’Ue meglio aspettare un’applicazione corretta. 25 febbraio 2023 (modifica il 25 febbraio 2023 | 23:04) © RIPRODUZIONE RISERVATA , , https://www.corriere.it/rss/politica.xml,

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