Arresto Messina Denaro: cè un tocco di Calabria nella storica cattura

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Oggi è un giorno importante per la giustizia italiana: dopo oltre 30 anni, infatti, è stato arrestato il boss mafioso Matteo Messina Denaro. L’uomo, grazie all’inchiesta coordinata dal procuratore di Palermo Maurizio de Lucia e dal procuratore aggiunto Paolo Guido è stato raggiunto dai carabinieri del Ros, nella clinica Maddalena, mentre era in day hospital. In questa operazione c’è un tocco di Calabria: il procuratore aggiunto Paolo Guido, infatti, è calabrese, originario di Cosenza. In Calabria, però, non ha mai prestato servizio. Nel 2017, infatti, il Consiglio Superiore della Magistratura lo aveva nominato procuratore aggiunto di Palermo, avendo partecipato al bando di concorso per l’incarico semi-direttivo. Incarico che ottenne grazie al voto di fiducia dell’assemblea plenaria. SlideSlide Oltre lui, ancora Calabria tra i protagonisti di questa storica cattura. Si tratta di del generale Pasquale Angelosanto, attuale comandante dei Ros dei carabinieri. Dal 21 settembre 2009 al 29 luglio 2012, ha guidato il Comando provinciale di Reggio Calabria. Nel corso degli “anni calabresi” è stato artefice di diverse importanti inchieste contro la ‘ndrangheta nella provincia Reggina.

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