Arrestato Matteo Messina Denaro: il boss di Cosa Nostra era latitante da 30 anni

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di Lara Sirignano

L’arresto oggi a Palermo, nella clinica privata Maddalena. Era ricercato da 30 anni e numero uno dei ricercati. Avrebbe tentato di scappare. Il primo omicidio a 18 anni: Con le persone che ho ucciso io si potrebbe fare un camposanto

Le sue prime parole ai militari — che gli hanno chiesto Come ti chiami? — sono state proprio: Sono Matteo Messina Denaro. La certezza che fosse lui era arrivata tre giorni fa. I magistrati, che da tempo seguivano la pista, hanno dunque dato subito il via libera per il blitz, scattato alle 9 di oggi, 16 gennaio. Con Denaro sarebbe stato arrestato anche il suo autista.

Dopo l’arresto, l’ormai ex superlatitante Matteo Messina Denaro stato trasferito alla Caserma San Lorenzo, in via Perpignano (inizialmente era stato posto il segreto sulla sua destinazione). Denaro, a quanto si apprende da fonti investigative, faceva periodicamente controlli in quella struttura , che la scorsa notte durante il blitz del Ros era stata messa in sicurezza con diverse decine di uomini per tutelare tutti gli altri pazienti.

Originario di Castelvetrano, aveva negli anni allargato il suo potere ad altri mandamenti mafiosi della Sicilia , specialmente dopo l’arresto di Tot Riina, Bernardo Provenzano e i fratelli Graviano. Ritenuto depositario di mille segreti, Messina Denaro deve scontare ergastoli per decine di omicidi tra i quali quello per l’assassinio del piccolo Giuseppe Di Matteo , figlio del pentito strangolato e sciolto nell’acido dopo due anni di prigionia, per le stragi in cui morirono Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e per gli attentati di Firenze, Milano e Roma del 93. Il primo omicidio a 18 anni. Con le persone che ho ammazzato io, potrei fare un cimitero, confidava a un amico.

Fedelissimo dell’ala stragista di Cosa nostra, quella dei corleonesi, sarebbe stato presente al summit voluto da Riina, nell’ottobre del 1991, in cui fu deciso il piano di morte che aveva come obiettivi Falcone e Borsellino. I pentiti raccontano, poi, che faceva parte del commando che avrebbe dovuto eliminare Falcone a Roma, tanto da aver preso parte ai pedinamenti e ai sopralluoghi organizzati per l’attentato. Da Palermo, per, arriv lo stop di Riina. E Falcone venne ucciso qualche mese dopo a Capaci.

La sua latitanza comincia a giugno del 1993. In una scritta alla fidanzata dell’epoca, Angela, preannuncia l’inizio della vita da Primula Rossa. Sentirai parlare di me — le scrive facendo intendere di essere a conoscenza che di l a poco il suo nome sarebbe stato associato a gravi fatti di sangue — mi dipingeranno come un diavolo, ma sono tutte falsit.

Matteo Messina Denaro stato condannato all’ergastolo come mandante delle stragi di Capaci e via D’Amelio. una grande vittoria dello Stato, che dimostra di non arrendersi di fronte alla mafia, sono le prima parole postate su Twitter dalla premier Giorgia Meloni. Grandissima soddisfazione per un risultato storico nella lotta alla mafia, ha detto invece il ministro dell’interno Matteo Piantedosi appena appresa la notizia.

16 gennaio 2023 (modifica il 16 gennaio 2023 | 12:39)

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