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Al Museo Egizio si celebrano i 150 anni dell’«Aida» di Giuseppe Verdi 

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di Paolo Morelli

Giovedì 17 si apre la mostra «Aida figlia di due mondi»: resterà allestita fino al 5 giugno. La presidente del Museo, Evelina Christillin: «Il progetto è nostro»

Non fu facile convincere Giuseppe Verdi, al quale il khedivé d’Egitto, Ismail Pascià, commissionò un inno per celebrare l’apertura del Canale di Suez nel 1869. Il compositore italiano rifiutò ma il corteggiamento continuò grazie all’archeologo francese Auguste Mariette che riuscì a incuriosirlo scrivendo uno scenario convincente e molto legato alla storia. Così nacque Aida, opera in quattro atti di Verdi, su libretto di Antonio Ghislanzoni e soggetto originale dello stesso Mariette, che debuttò al Cairo il 24 dicembre 1871 e alla Scala di Milano l’8 febbraio 1872.

È un opera che anche il Museo Egizio di Torino intende celebrare, nell’ambito dei 150 anni di celebrazioni da quella prima italiana che per Verdi fu la «vera prima». «Aida figlia di due mondi» aprirà domani all’Egizio alle 14, dove resterà allestita fino al 5 giugno. E domani sera, dalle 19 alle 22, ci sarà un ingresso straordinario gratuito (iscrizione obbligatoria su museoegizio.it). «Il progetto è nostro – dice la presidente, Evelina Christillin – e per noi è fantastico perché possiamo parlare di quell’Egitto. È una collaborazione con altri enti importanti, come il Teatro Regio di Torino, per mettere insieme museologia e musica».

Il main partner è l’Archivio Storico Ricordi, il Regio è partner scientifico insieme all’Istituto Nazionale di Studi Verdiani. «L’abbiamo pensata durante il lockdown – aggiunge Christillin – perché dalle difficoltà a volte nascono opportunità. L’ultima mostra era tutta tecnologia, questa è tutta documenti, con un catalogo che include oltre 40 autori di tutte le nazionalità, anche da Turchia ed Egitto». L’Egizio, intanto, guarda più in là, con un occhio al Bicentenario del 2024 (appena finanziato dal Mic con 5 milioni) e l’ipotesi futura dell’ingresso gratuito sempre. «È un progetto – ammette Christillin – sul modello anglosassone, ma con tempi lunghi. Il numero di biglietti staccati è riduttivo per un museo, si possono pagare attività come formazione, ricerca e inclusione».

15 marzo 2022 (modifica il 15 marzo 2022 | 20:01)

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, 2022-03-15 19:33:00, Giovedì 17 si apre la mostra «Aida figlia di due mondi»: resterà allestita fino al 5 giugno. La presidente del Museo, Evelina Christillin: «Il progetto è nostro» , Paolo Morelli

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