Abilitazione e reclutamenti, prende il via la protesta dei sindacati

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La contestazione

Finisce nel miniro il decreto su reclutamento e formazione del personale docente. Secondo la Cisl si applicano migliaia di tagli agli organici di diritto

di Redazione Scuola

(ANSA)

1′ di lettura

Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda hanno deciso dal 2 maggio la mobilitazione del mondo della scuola con iniziative e assemblee per poi verificare l’evoluzione dell’iter di conversione del decreto sul reclutamento e valutare lo stato di agitazione con lo sciopero. Lo dice all’Ansa la segretaria Cisl Scuola Ivana Barbacci. «Un decreto che disvela la sindrome di Erode che guida la politica scolastica», commenta Barbacci. «Il decreto legge sul reclutamento trascura i precari e prevede premialità solo a coloro che fanno formazione. Ovviamente non va bene», dice anche Elvira Serafini. Il sindacato Anief ha proclamato lo sciopero.

«Il Dl Pnrr 2 pubblicato in Gazzetta ufficiale, in materia di Reclutamento e formazione del personale docente – commenta Barbacci – mette in atto un operazione “cannibalica”. Per dare vita ad un fantomatico sistema di formazione “incentivata”, toglie risorse economiche e di personale ad una scuola già sofferente, inganna le promesse di investimento e soffoca, con una gittata a lungo termine (2030), ogni speranza di rilancio e valorizzazione del sistema d’istruzione».

Tagli agli organici di diritto

In particolare, secondo quanto riferisce la dirigente sindacale della Cisl scuola, si applicano tagli agli organici di diritto di: 1.600 posti per il 2026/27, 2000 posti per il 2027/28, 2.000 posti per il 2028/29, 2.000 posti per il 2029/30 e 2.000 posti per il 2030/31, ulteriori riduzioni possono essere previste in base ai pensionamenti.

, 2022-05-02 11:08:00, Finisce nel miniro il decreto su assunzioni e formazione del personale docente. Secondo la Cisl si applicano migliaia di tagli agli organici di diritto, di Redazione Scuola

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