di Renato Franco
Confermare orario e rete; cambiare orario o canale; cancellare tutto: il destino di «Viva Asiago 10!»
Prima lo «sfregio», ora il ramoscello d’ulivo. La partita tra Fiorello e la redazione del Tg1 si arricchisce di un nuovo capitolo, sotto forma di una lettera del comitato di redazione inviata allo showman, dopo le polemiche nate da una precedente nota di protesta della rappresentanza sindacale per l’ipotesi di collocare il nuovo morning show dell’artista (Viva Asiago 10!) nello spazio del Tg1 Mattina (tra le 7 e le 8). «Caro Fiore, ti scriviamo in nome e per conto di tutta la redazione del Tg1, che nutre grande stima per il tuo lavoro e si diverte come tutti, da sempre, con le tue invenzioni televisive», scrive il cdr precisando che «dall’azienda è arrivata la notizia di un ripensamento sulla collocazione» del programma e quindi l’incontro con la stessa azienda in programma è stato annullato.
Il cdr sottolinea ancora che il telegiornale di Rai1 «non è in guerra con nessuno, come scrivono i giornali, tantomeno con un artista del quale continuamente racconta le mirabili imprese televisive. Potevamo parlarne diffusamente con l’azienda, fare progetti insieme lavorando reciprocamente a vantaggio degli ascolti. Forse non sarai stato informato, come noi del resto, che il Tg1 da qui a giugno avrebbe perso quasi 150 ore di informazione. Forse non sai che molti colleghi lavorano per quel prodotto con grande passione nel nuovo spazio concordato con la rete dopo anni di trattative. Ci sarebbe piaciuto condividere con te e con l’azienda queste brevi considerazioni. Il Tg1 ama gli artisti e li promuove da sempre, porte aperte a tutti e nessuno scontro tra professionisti della tv. I titoli dei giornali — scrive ancora il cdr — non hanno evidenziato questo rispetto per il lavoro reciproco, hanno parlato solo di guerra a Fiorello, per questo ci teniamo a sottolinearlo: Fiorello ci piace, ma con un progetto anche per il Tg1 e i suoi giornalisti». Distinti saluti, eccetera eccetera.
I giornali non avranno evidenziato il rispetto per il lavoro reciproco, ma dire che «l’approdo di un programma satirico di intrattenimento, guidato da Fiorello» rappresenta «uno sfregio» perché sottrae un’ora al Tg1 non sembra esattamente una dichiarazione di stima, oltre al fatto che nel comunicato mai si è fatta menzione del «grande divertimento» che Fiorello sa generare con le sue «invenzioni televisive».
Lo showman è rimasto spiazzato dall’uscita di tre giorni fa. C’è chi lo ha descritto come «inviperito», ma non sarebbe così, piuttosto, in un primo momento, dispiaciuto perché non si aspettava un attacco frontale. Fiorello non è mai stato divisivo e non vuole certo diventarlo oggi. Dopo un primo smarrimento si è messo lui stesso a lavorare per la soluzione migliore che ora è nella mani dell’amministratore delegato Carlo Fuortes e del direttore Intrattenimento Prime Time Stefano Coletta. Diplomazia, mediazione, colloqui, incontri per cercare di trovare la soluzione. Le ipotesi? Perlomeno tre. Riuscire a confermare orario e rete; spostare l’ora di programmazione (dopo le 9); cambiare canale. Quest’ultimo un compromesso però che assomiglierebbe ad un autogol. Sarebbe folle che uno show in grado di illuminare tutta viale Mazzini non venisse ospitato su Rai1, la sua collocazione naturale. Del tema si parlerà probabilmente anche nella riunione del consiglio di amministrazione in programma giovedì 20. Ci sarebbe anche una quarta ipotesi, cancellare tutto. Ma è una strada che nessuno vuole percorrere.
19 ottobre 2022 (modifica il 19 ottobre 2022 | 18:35)
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, 2022-10-19 19:26:00, Confermare orario e rete; cambiare orario o canale; cancellare tutto: il destino di «Viva Asiago 10!», Renato Franco