La difesa del direttore di Libero dopo la richiesta di condanna da parte della procura di Catania: «L’espressione “patata bollente” l’avevamo già usata per Ruby e non era successo nulla»
La difesa del direttore di Libero dopo la richiesta di condanna da parte della procura di Catania: «L’espressione “patata bollente” l’avevamo già usata per Ruby e non era successo nulla»