Valorizzazione del personale Ata nel nuovo contratto scuola

In questi giorni di febbrile attesa per la sottoscrizione definitiva del CCNL “Istruzione e Ricerca” 2019-2021, giorni in cui tanti tendono a voler dire la propria senza filtro, riteniamo opportuno anche noi del “Coordinamento nazionale dsga facenti funzione”, per chiarezza, esprimere un nostro pensiero ed una nostra sollecitazione.

Noi del coordinamento riteniamo che il CCNL abbia messo al centro il lavoro e le professionalità: siamo fortemente convinti che i Sindacati firmatari abbiano saputo puntare, pur con carenza di risorse poste sul tavolo, alla valorizzazione vera del lavoro svolto rispondendo alle richieste dei lavoratori e della legge 80/2021 che pone il seguente obiettivo: “valorizzare gli elementi maggiormente qualificanti che connotano l’excursus professionale, formativo e comportamentale del dipendente”.

La risoluzione dell’annosa questione dei c.d. “facenti funzione” è parte precipua di tale operazione, ma semplicemente perché, avendo come obiettivo la valorizzazione vera del lavoro svolto, tali professionalità, anni e anni di competenze, portavano in un’unica direzione, ossia, ciò che da sempre il Coordinamento rivendica, l’equiparazione della stessa area perché determinata dallo svolgimento delle stesse mansioni: #StessoLavoroStessaArea.

La scelta del percorso delle EQ ha consentito una progressione immediata e, erga omnes, per tutti i Direttori SGA. Nessun’altra scelta sarebbe stata, date le risorse e la specifica conformazione del comparto, più efficace e nient’altro avrebbe potuto garantire percorsi di crescita futuri, per i quali ora è necessario avviare una seria riflessione.

I contenuti del CCNL sottoscritto in via di ipotesi il 14 luglio 2023, tuttavia, non guarda solo alle tematiche esposte, ma garantisce, dopo ben 15 anni, percorsi di crescita per tutte le figure del comparto.

Chi si affanna a tacciare il contratto come “negativo” farebbe bene a chiedere ad un assistente amministrativo, ad un collaboratore scolastico, ad un assistente tecnico, immesso in ruolo nel 2012, com’è lavorare per più di un decennio senza alcuna prospettiva di crescita formativa e/o economica.

Le posizioni economiche, ripensate e rese più agili, rappresentano una possibile risposta.

Definire percorsi di crescita che prevedano maggiori responsabilità per gli assistenti amministrativi e gli assistenti tecnici, a cui, in maniera diversa, viene garantito l’accesso alle aree dei funzionari per svolgere lavori sempre più complessi è la risposta che va nella direzione di “valorizzazione” vera.

Riaccendere i riflettori sul ruolo dei collaboratori scolastici, fondamentali, tra le tante e complesse mansioni svolte, nel difficile compito del garantire l’accoglienza e l’assistenza agli alunni con disabilità e dare la prospettiva di una maggiore professionalizzazione a fronte di maggiore salario rappresenta senza ombra di dubbio un passo avanti nella costruzione della scuola di oggi e di domani.

Dunque, per tutti i motivi esposti va riconosciuto un ringraziamento alle OO. SS. firmatarie e ci sentiamo di lanciare un appello a tutte le figure del personale ATA a ritornare protagonisti del confronto, possibile solo democraticamente e nei luoghi preposti.

È il momento di isolare “i distruttori” e riavviare la discussione. Il coordinamento è pronto a fare la sua parte.

Coordinamento Nazionale D.S.G.A. Facenti Funzione

Il Coordinatore Nazionale

Salvatore Rotolo

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