Tra fate, streghe e giganti: in viaggio con le favole per conoscere l’Abruzzo

di Nicola Catenaro

Le storie popolari raccolte dalla famiglia Bongiovanni: i luoghi uniti alle leggende. «Preparate per amici che poi non vennero per il Covid, così le abbiamo trasformate in libro-guida per turisti»

Il gigante che dorme, diventato una montagna (il Gran Sasso) dopo aver aiutato la gente di un piccolo paese a non litigare più e a diventare operosa. La pantafica (pandafeche in dialetto), la strega che con i suoi folletti (mazzemarille) rende impossibile il sonno degli abitanti di un villaggio tra le antiche faggete dell’attuale Parco nazionale d’Abruzzo. E, ancora, il falco della Rocca (Calascio, nell’Aquilano) che sventa l’assalto dei feroci pirati turchi tramutandosi in polvere magica e pietrificandoli.

Sono alcune delle favole che la famiglia Bongiovanni (le sorelle Anna e Laura con il papà Florent e lo zio Alexandre, suo fratello) ha preso in prestito e rielaborato, prima del lockdown, per facilitare la visita in Abruzzo di alcuni amici olandesi e, successivamente, durante la lunga e obbligata permanenza in casa, trasformato in un progetto editoriale e turistico con il libro Favole e Leggende d’Abruzzo (Edizioni Il Viandante). «La visita dei nostri amici, a causa della pandemia da Covid, fu rinviata – spiega Anna Bongiovanni – ma noi nel frattempo ci eravamo accorti che legare le favole a un itinerario turistico avrebbe funzionato e così ci siamo messi al lavoro e abbiamo realizzato una raccolta di sei fiabe illustrate, ispirate a fatti realmente accaduti o leggende popolari medievali, ognuna seguita da un percorso nei luoghi della storia. Un modo per avvicinare i più piccoli alle tradizioni e al territorio e per far riscoprire ai grandi, genitori e nonni, i luoghi meravigliosi della nostra regione».

Passione di raccontare

I Bongiovanni hanno professionalità e competenze diverse: Anna lavora nel pubblico come esperta di orientamento al lavoro e consulente Eures, Laura invece è veterinaria e docente universitaria, così come il papà Florent, docente universitario (di francese) per 42 anni, mentre lo zio Alexandre è disegnatore e illustratore. Tutti e quattro sono accomunati dalla passione di raccontare i luoghi in cui vivono in modo diverso, con gli occhi di un bambino e il fascino del racconto fiabesco.

L’idea come detto è nata per caso. Quando i loro amici olandesi, tra il 2019 e il 2020, comunicarono l’intenzione di far visita all’Abruzzo, le due sorelle e i due fratelli Bongiovanni pensarono che la miglior cosa fosse organizzare un itinerario di quattro o cinque tappe che toccasse i punti più interessanti del territorio. E dato che questi amici hanno tre bambini, fu naturale pensare di coinvolgere anche loro con racconti legati ai luoghi che avrebbero visitato. Gli amici olandesi poi non vennero a causa della pandemia e il tutto fu accantonato.

Ma da cosa nasce cosa e così l’idea, nel periodo del lockdown, fu tradotta in pratica grazie a un lungo lavoro svolto prevalentemente in videoconferenza. Dall’ideazione dei racconti e dei personaggi, spesso rielaborati rispetto alla versione tradizionale, si passava alla scelta dei posti da inserire e dei relativi percorsi e alle illustrazioni, tutte in acquerello. L’illustratore Alexandre Bongiovanni, l’unico della famiglia a vivere all’estero, si collegava da Nizza, in Francia, e prendeva nota con pazienza di tutte le indicazioni e dei suggerimenti e la volta successiva presentava dei croquis (bozzetti) agli altri componenti del gruppo che erano in Abruzzo, e da capo si ripartiva con la discussione. Anna racconta: «Non c’era fretta, si aveva tanto tempo a disposizione e tanta voglia di stare insieme seppur attraverso uno schermo».

Dall’idea alla stampa il passo è stato breve. Il libro è già stato presentato in alcuni dei luoghi più affascinanti legati ai temi trattati (Navelli, Pescasseroli, Roccaraso, Torricella Peligna nell’edizione del «John Fante Festival» dello scorso anno) e ora, oltre alla versione italiana, sono in uscita la versione in inglese e quella in francese. «Gli itinerari sono suggestivi ma anche agevoli da seguire per chiunque lo voglia, inoltre durante gli eventi pubblici sono arrivati tanti suggerimenti, così ora – annuncia Anna – stiamo pensando a una seconda edizione».

10 settembre 2022 (modifica il 10 settembre 2022 | 14:40)

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, 2022-09-11 04:48:00, Le storie popolari raccolte dalla famiglia Bongiovanni: i luoghi uniti alle leggende. «Preparate per amici che poi non vennero per il Covid, così le abbiamo trasformate in libro-guida per turisti», Nicola Catenaro

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