Tra elefanti e orsi bianchi: il Museo di Zoologia che affascina i bambini ucraini

Spread the love

di Salvo Fallica

Il MuZoo è stato fondato nel 1853 e oggi vanta 150.000 invertebrati e 2.500 esemplari di vertebrati. La visita dei piccoli ospiti dell’orfanotrofio di Chernihiv grazie alla comunità «Prospettiva» di San Giovanni Galermo

Una storia intrisa di cultura, scienza e solidarietà umana. Nel cuore di Catania vi è il Museo di Zoologia il cui nuovo allestimento ha compiuto da poco un anno di vita. La fondazione del Museo risale invece al 1853, una struttura dalla lunga e ricca storia. Il nuovo allestimento è stato finanziato interamente con fondi dell’Università di Catania guidata dal rettore Francesco Priolo. E si pone tra i musei più originali a livello italiano nel suo ambito. Una dimensione che unisce scienza e divulgazione culturale, storia scientifica ed attenzione al sociale. Il più antico museo zoologico siciliano, fondato nel 1853 dal professore Andrea Aradas nei locali del Palazzo centrale dell’ateneo catanese, dal 1922 è ospitato nella sede attuale di via Androne 81 in un edificio in stile Liberty appositamente edificato costituito da un ampio salone a piano terra e da uno spazio al primo piano all’interno della sezione di Biologia Animale «Marcello La Greca» del Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali dell’Università di Catania.

Innovazione sul piano metodologico e «narrativo» Il dialogo con il pubblico è fondato su di una nuova metodologia. Grazie alla visione culturale innovativa del professore Giorgio Sabella – responsabile scientifico del «MuZoo»– e del dottore Fabio Massimo Viglianisi – responsabile delle attività didattiche ed educative -, è stata infatti «sostituita» la classica narrazione lineare con gli animali ordinatamente esposti in vetrine con un ambiente complesso ed aperto. Il nuovo allestimento coniuga in maniera armonica l’approccio didattico con un carattere spiccatamente emozionale grazie ad un ambiente «open» in cui è possibile «camminare» al fianco degli animali senza alcuna barriera.

Nel museo vi sono 150.000 invertebrati e 2.500 esemplari di vertebrati. Gli esemplari sono raggruppati secondo criteri sistematici e zoogeografici, ed in spazi senza barriere. Un’impostazione fondata su di una diversa e moderna filosofia museale che ha fatto breccia tra i visitatori che «sono affascinati dalle diverse “isole” su cui sono presenti le diverse specie tipiche della savana africana – leone, zebra, impala – e specie più note e spettacolari dell’ordine degli Artiodattili (cervo, daino, alce) e della Famiglia degli Ursidi – orso bianco e orso del Tibet». Oltre a mammiferi e uccelli provenienti dall’emisfero australe, in esposizione anche esemplari appartenenti all’ordine dei Carnivori quali tigre, leopardo, puma.

Vi sono alcuni rappresentanti della classe dei rettili: pitone, iguana, coccodrillo. E’ stata ricostruita anche la filogenesi dei Primati e degli Ominidi con l’esposizione di esemplari in pelle, scheletri e calchi di crani. Spicca all’interno del Museo Zoologico dell’Università di Catania la presenza dell’elefante «africano». È suggestiva l’esposizione in sospensione del cranio e di alcune vertebre di un Capodoglio oltre che dei Colibrì: «Ben 217 esemplari che rappresentano la più ricca collezione italiana di piccolissimi uccelli esposti in una bacheca lunga sette metri e attorniati da numerosi esemplari di altri uccelli esotici tutti provenienti dalla storica collezione Auteri della metà del XIX secolo».

Dal punto di vista multimediale il museo è dotato di quattro totem informativi touch-screen e di un grande monitor in cui è possibile seguire i documentari. Cultura, scienza e solidarietà Una storia nella storia è quella che ha visto tra i visitatori del Museo dodici bambini giunti da un orfanotrofio ucraino. Con gli occhi pieni di gioia e di emozione i bambini ucraini sono rimasti incantati dall’elefante «africano» che fa bella mostra di sé in mezzo alla tigre, alla zebra e al leone. E sono stati affascinati anche dal capodoglio che «volava» sulle loro teste – insieme con il maestoso condor delle Ande, il grifone e i pappagalli -, una visione che li ha fatti viaggiare con la fantasia, allontanandoli dalle immagini della guerra che da molti mesi attanaglia l’Ucraina.

Un viaggio suggestivo tra le diverse specie tipiche della savana africana e i diversi mammiferi e uccelli provenienti dall’emisfero australe. I dodici ragazzini ucraini, tutti tra i 9 e i 16 anni, sono arrivati a Catania da un orfanotrofio di Chernihiv- nel Nord dell’Ucraina -. Sono ospiti della comunità «Prospettiva» di San Giovanni Galermo di Catania, dove si trovano per ripararsi dal conflitto bellico che affligge il loro Paese. I giovanissimi sono stati accolti con genuino entusiasmo dal personale dell’ateneo, dal professor Giorgio Sabella e da Fabio Viglianisi.

Una visita guidata, spiegano i promotori, «organizzata proprio per allietare i giovani che all’interno della comunità alternano momenti di studio della lingua italiana alle attività laboratoriali, le gite al mare alle uscite didattico-ricreative in un connubio di attività ludiche ed educative». «Molti di loro hanno nostalgia del loro paese d’origine e sperano di poter rientrare quanto prima per poter riabbracciare gli amici ed i parenti che si trovano ancora in Ucraina» dichiara Federica Barone, responsabile della comunità Prospettiva, che ha accompagnato i giovanissimi insieme con l’educatrice Larisa Genuardi e la mediatrice linguistica Anastasiia Zavialova. La storia della scienza, la scoperta culturale del mondo, il valore della natura, in connessione con la dimensione della socialità e della solidarietà.

2 settembre 2022 (modifica il 2 settembre 2022 | 16:34)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

, 2022-09-03 04:56:00, Il MuZoo è stato fondato nel 1853 e oggi vanta 150.000 invertebrati e 2.500 esemplari di vertebrati. La visita dei piccoli ospiti dell’orfanotrofio di Chernihiv grazie alla comunità «Prospettiva» di San Giovanni Galermo , Salvo Fallica

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.